Castelbuono-Cefalù 1-0
Castelbuono: Tarantino.F. classe 85, Fricano, Rizzo, Palazzo, Inserauto, Sardina, Fricano, Arena (90’ Bonanno), Bonomonte, Falanga (84’ Caruso), Pirrotta (94’ Giaconia), Dragna. All.Scalia
Cefalù: Tarantino.F classe 97, Fazio (73’ Ingrassia), Insinna, Ceraulo, Compagno.F, Bertolino, Caronia (78’ Hien), D’Amico, Tomasello, Sferruzza, Amuzu (60’Cane). All. Minutella (squalificato)
Arbitro: Giorgio Piazza di Palermo
Reti: 52’ Rizzo
Note:ammoniti Pirrotta e Sardina
Castelbuono- Un gioiello su calcio di punizione di Rizzo ad inizio ripresa regala al Castelbuono il biglietto per la finalissima dei playoff dove ad attenderlo c’è il Cus Palermo. Grossa affluenza di pubblico al “Luigi Failla” dove va in scena il più classico dei derby delle Madonie col Cefalù, da sempre ricco di fascino e suggestioni. I biancorossi padroni di casa hanno a disposizione due su risultati su tre e sin dalle prime battute sembrano badare soprattutto a non prenderle. Anche gli ospiti, condannati però a vincere, non premono più di tanto sull’acceleratore e il tatticismo regna sovrano. Al 13’ il Castelbuono reclama un calcio di rigore per un atterramento in area di Pirrotta ma il direttore di gara lascia correre. Qualche minuto più tardi è il Cefalù a rendersi pericoloso con un’incursione offensiva di Compagno.F che trova la pronta risposta dell’estremo difensore biancorosso. Durante la prima frazione di gioco le azioni da gol latitano ad eccezione di un paio di incornate del Cefalù lontane dallo specchio della porta e di un velenoso corner di Rizzo che attraversa tutta l’area piccola senza trovare il tap-in vincente di un compagno. Si va al riposo a reti inviolate e con la sensazione che il match debba necessariamente accendersi nella ripresa. Detto fatto perché sin dalle primissime battute della ripresa le due squadre alzano sensibilmente i ritmi e si assiste ad un’altra partita. Al 46’ Pirrotta sfiora il vantaggio con una potente sventola di controbalzo deviata in calcio d’angolo. Una manciata di minuti più tardi sono i normanni ad andare vicini al bersaglio grosso con un colpo di testa a porta vuota di Caronia che capitan Sardina respinge sulla linea. Sul capovolgimento di fronte il gol vittoria del Castelbuono. Calcio di punizione dal limite per i biancorossi e splendida conclusione mancina a giro di Rizzo che si spegne morbida sotto l’incrocio dei pali: 1-0. Una volta sotto gli ospiti alzano il proprio baricentro e vanno vicini al pareggio con un’improvvisa conclusione in diagonale di Tomasello che coglie la traversa. Consueta girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra. Il Cefalù, in particolare, cerca di aumentare il peso offensivo con gli innesti di Cane e Hien che però non riescono ad incidere. Dopo oltre 5 minuti di recupero il signor Piazza di Palermo pone fine alle ostilità di un derby non esattamente spettacolare ma senz’altro combattuto e molto corretto.
IL MIGLIORE: RIZZO.Il calcio di punizione con cui decide la partita è una gemma di rara bellezza. Recuperato in extremis da un infortunio, si dimostra per l’ennesima volta il padrone incontrastato della fascia sinistra.
Rosario Cusimano
I Play Off, un tabù per il Cefalù
di Matteo Di Fina
Il sogno Eccellenza si spegne, ancora una volta, ai playoff. La squadra normanna abdica al Failla di Castelbuono, dove i padroni di casa vincono la partita per 1-0.
Una partita dai due volti, una vera peculiarità di questa stagione calcistica della squadra normanna, dove, nei primi 45 minuti, ha la squadra ha fatto ben sperare i propri tifosi con una buona manovra offensiva e un centrocampo solido che ha messo in seria difficoltà la retroguardia castelbuonese.
A creare la vera prima palla gol della partita, sarà Compagno al 19° minuto che, dopo un calcio di punizione, si trova all’interno dell’area di rigore con la palla tra i piedi. Il difensore centrale non ci pensa due volte e tira in porta ma, una deviazione e il successivo intervento dell’estremo difensore dei padroni di casa, salveranno il risultato.
Alla mezz’ora, dopo una bella azione corale del centrocampo cefaludese, Sferruzza di testa devierà il pallone poco sopra la traversa, facendo passare un piccolo brivido di paura ai padroni di casa. A 50° minuto, sarà un gran salvataggio sulla linea del capitano del Castelbuno, Sardina, a dire di no ad un bel colpo di testa di Caronia, impedendogli di portare in vantaggio la propria squadra. Ma si sa, la regola del calcio parla chiaro: gol mangiato, gol subito e, infatti, dopo solo quatto minuti arriva il gol del vantaggio dei padroni di casa che, con una bella punizione a giro dal limite dell’area di rigore di Rizzo, porterà in vantaggio i suoi.
Il contraccolpo psicologico è devastante: il Cefalù perde quella lucidità in campo vista nella prima fazione di gioco e si protrae in avanti in maniera disordinata per trovare il vantaggio. L’ultimo squillo di tromba lo darà Tomasello che con un gran tiro dal vertice dell’area di rigore di destra, lambirà la traversa con Tarantino già battuto.
I restanti minuti saranno fatti da attacchi imprecisi del Castelbuono che spreca i varchi lasciati dalla squadra gialloblu portata tutta in avanti alla disperata ricerca del gol del vantaggio.
Anche per quest’anno il Cefalù Calcio deve rinunciare ai suoi sogni di gloria ed è costretto ad ammainare la sua bandiera alla semifinale dei playoff. Un Castelbuono che, comunque, sicuro delle sue possibilità, non ha dato il meglio di se nella partita odierna, capitalizzando al meglio le occasioni avute. Sarà quindi la squadra madonita ad affronterà il CUS Palermo, tra 7 giorni, per decretare la vincente dei playoff del girone B.
Un campionato tortuoso, difficile su alcuni versi quello del Cefalù Calcio che, in ogni partita, ha visto due squadre scendere in campo: la prima ben organizzata, costruita per fare bene e, soprattutto, che ha regalato qualche gioia ai suoi sostenitori; la seconda confusionaria, distratta che perde terreno in malo modo e viene colpita a causa di gravi disattenzioni. Finisce un altro anno con tanti rimpianti e con quel sogno ancora lontano…che l’anno prossimo sia veramente quello del Cefalù?