Ieri è arrivato il primo si in commissione affari istituzionali. Ora la palla passa all’Assemblea Regionale che il prossimo 9 giugno sarà chiamata ad approvare la mini norma (composta da soli 3 commi) che, dal mese di luglio, taglierà le indennità dei sindaci siciliani, portandole ai livelli dei colleghi del resto d’Italia.

Così, ad esempio, il sindaco di Palermo percepirà una indennità di 7.000 euro, circa 1.500 euro in meno di quella percepita fino ad oggi. Per i comuni che vanno dai 5mila ai 10mila abitanti l’indennità scenderà di circa 380 euro, passando dai vecchi 3.080 euro mensili percepiti fino ad ora ai 2.700 euro che percepiranno a partire dal mese di luglio. Scende da 2.400 a 2.100 l’indennità dei sindaci di comuni dai 3mila ai 5 mila abitanti.

Prevista anche la riduzione non solo del gettone ma anche del numero di consiglieri comunali. Per i capoluoghi i seggi verranno ridotti del 10% mentre per gli altri comuni ci sarà una riduzione dei posti in consiglio comunale del 20%. Ciò ovviamente a partire dalle tornate elettorali successive all’approvazione della norma che approderà all’ars il prossimo 9 giugno.

Curioso notare che, appena un mese fa, la giunta comunale di un comune madonita, Castellana Sicula, approvava una delibera di senso diametralmente opposto, revocando una precedente delibera del 2012 con la quale erano stati ridotte del 20% le indennità percepite dal sindaci e dagli assessori che, quindi, dal mese di maggio hanno percepito un aumento che già a luglio potrebbe essere vanificato, riportando le indennità all'ammontare percepito fino al mese di Aprile.