Cefalù, in dubbio la 'Ntinna a Mare. Il sindaco: “si deve fare”

Redazione

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Cefalù, in dubbio la 'Ntinna a Mare. Il sindaco: “si deve fare”
l'associazione sul piede di guerra ma una tradizione così antica non si può mettere in discussione

18 Gennaio 2016 - 00:00

La 'Ntinna a Mare di Cefalù quest'anno potrebbe saltare. A dare la notizia è l'omonima associazione che organizza il più antico e famoso fra gli eventi estivi della cittadina normanna. Un gesto di protesta e, insieme, una manifestazione di solidarietà agli imprenditori di Cefalù che oggi vivono una situazione drammatica. Il riferimento al sequestro delle aree demaniali nel lungomare Giuseppe Giardina è chiaro.

L'operazione messa in atto dal Commissariato di Polizia di Cefalù ha suscitato e continua a suscitare un grande dibattito in città. In molti si sono schierati dalla parte degli imprenditori del lungo mare senza se e senza ma. Fra questi, a quanto sembra anche l'associazione 'Ntinna a Mare che arriva a mettere in discussione lo svolgimento di uno degli appuntamenti più conosciuti ed apprezzati dell'intero comprensorio madonita. Come se una tradizione che si ripete da 233 anni fosse un bene disponibili, un capriccio nelle mani di qualcuno.

Ovviamente non ci sta il sindaco Rosario Lapunzina che, appresa la notizia, ha inviato all'associazione un accorato appello: “Pur comprendendo l'intento, che è quello di esprimere solidarietà ad una categoria oggi in difficoltà, ritengo non condivisibile l'ipotesi di non disputare la 233 ma edizione della 'Ntinna a mari – scrive il primo cittadino – Penso che questa manifestazione, nella sua ultracentenaria storia, abbia convissuto con momenti assai più tristi dell'attuale. Cionondimeno si è svolta, per la sua connotazione di manifestazione quasi religiosa, in cui un profondo spirito di devozione lega tutti i partecipanti, concorrenti e non, all'immagine di Gesù Salvatore, cui ciascuno rivolge i propri auspici, per ottenerne il Paterno aiuto. Far saltare la 'Ntinna a mari è, per tale motivo, una forma di protesta assai impropria, che nulla rischia di determinare, oltretutto, in una vicenda dove non sono le decisioni della politica a doversi esprimere. Faccio appello, pertanto, all'Associazione 'Ntinna a mari, affinché la Città non venga privata che di un momento magico, che lega sportività a fede. Innalziamo a Gesù Salvatore le nostre preghiere, disputando la 'Ntinna a mari.” 

Intanto il consigliere di opposizione Marco La Rosa (NCD) lancia sul suo profilo facebook una proposta provocatoria “Chi si accolla domani di portare tavolo e sedia da casa di plastica e andare a mangiare sul lungomare di Cefalù? Se ci fanno alzare per occupazione abusiva non ci alzeremo se prima non fanno sloggiare i venditori abusivi. Ho visto troppo sconcerto sulla vicenda lungomare. Se davvero siete incazzati e disgustati, basta scrivere su fb.”(foto tratta dal sito calanica.it)

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