Punto nascita e ortopedia all’Ospedale di Petralia … ma voi ci credete ancora?

Michele Ferraro

Cronaca

Punto nascita e ortopedia all’Ospedale di Petralia … ma voi ci credete ancora?

04 Aprile 2017 - 18:52

Addio al punto nascita. Cancellato anche il reparto di ortopedia e traumatologia. Meno 6 posti in medicina generale. Ci si aggrappa alla lungodegenza.

 

La deroga, il ministro firmerà la deroga. Il punto nascite sarà salvo perchè c’è la SNAI, perchè ci siamo impegnati, perchè ce lo hanno promesso! Tutti, anche il presidente della Regione Rosario Crocetta che, giusto venerdì scorso ha avuto l’ardire di raggiungere Piano Battaglia per una passerella vuota di senso e contenuti.

Noi lo avevamo scritto tempo fa, tirando fuori un documento chiarissimo che illustrava la rete ospedaliera siciliana varata dall’Assessorato alla Salute, documento che fra i reparti dell’Ospedale di Petralia Sottana non contemplava quello di ostetricia e ginecologia. Scrivevamo allora che sì, Baldo Gucciardi aveva assolto al suo compito, cioè quello di inviare le carte per formalizzare al ministero la richiesta di deroga. Ma scrivevamo pure che quella deroga non sarebbe arrivata, che eravamo stati “posati” per usare un termine chiaro a tutti. Altre sarebbero state le correzioni a quella prima stesura, non certo quella relativa al piccolo e lontano ospedale di Petralia Sottana.

Apriti cielo. Siamo stati attaccati con violenza inaudita da chi oggi si ripara dietro un indegno silenzio.

Ma perchè riprendiamo proprio oggi questo argomento a noi tanto caro. Motivo semplice. Da sempre crediamo alle carte e non alle parole. Oggi, giusto un paio di ore fa, il Ministero della Salute guidato da Beatrice Lorenzin ha approvato la nuova rete ospedaliera siciliana, ovvero quel documento nel quale viene indicata la ripartizione degli ospedali in diverse categorie (Hub, Spoke, Ospedali di base, Ospedali di zona disagiata) con la conseguente assegnazione di reparti e posti letto.

Ecco senza dilungarci troppo nell’Ospedale di Petralia Sottana, classificato come Ospedale di Zona disagiata, non ci sarà il reparto di ginecologia e ostetricia: posti letto disponibili al 31/12/2015: 6 per Ostetricia e Ginecologia, 3 per Pediatria. Posti letto programmati con la nuova rete ospedaliera: zero per Ostetricia e Ginecologia, zero per Pediatria e, giusto per il gusto di perdere un’altra battaglia: zero sono i posti letto assegnati al reparto ortopedia e traumatologia. 

Il reparto di medicina generale perde 6 posti letto, passando dai 20 del 2015 ai 16 della nuova programmazione. Si punta tutto su lungodegenza (16 nuovi posti letto) e riabilitazione che passa da 6 a 24 posti letto.  

L’immagine che vine fuori è brutale per la sua chiarezza: un’ospedale fatto su misura per una territorio senza futuro, destinato solo ad invecchiare e, prima o poi, morire.

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