Vorianova, debutta il nuovo videoclip: un omaggio al grande Rino Gaetano

Redazione

Cronaca - Cogli la mia rosa d'amore

Vorianova, debutta il nuovo videoclip: un omaggio al grande Rino Gaetano
Il video richiama le atmosfere del Sud nei colori e nei suoni

29 Luglio 2021 - 09:06

È uscito il videoclip del brano Cogli la mia rosa d’amore nella versione dei Vorianova, il quinto della serie dedicata alla tracklist dell’album “Ad esempio a noi piace Rino”, tributo celebrativo a Rino Gaetano del collettivo Isola Tobia Atypical Club che si è aggiudicato la Targa Tenco 2021 nella sezione Album collettivo a progetto. Il video richiama le atmosfere del Sud nei colori e nei suoni, a partire dalla scelta linguistica della band di interpretare il testo di Rino in dialetto siciliano.

La canzone è una delle 12 contenute all’interno del progetto discografico che ha visto inoltre impegnati Porfirio Rubirosa, Jacopo Perosino, Miriam Foresti, Gerardo Tango, Saverio D’Andrea, Skaperol, Liana Marino, Humanoalieno, Mizio Vilardi, CubeLoose, Carlo Mercadante e, nella ghost track, Ernesto Bassignano, nella riproposizione personale, seppur fedele all’originale, di una selezione di brani del cantautore crotonese. L’obiettivo di questo “viaggio visivo” è quello di andare oltre i testi e la musica dell’album, con immagini e suggestioni anche in questo caso frutto della visione personale dei concetti espressi nelle parole di Rino.

Con il videoclip del brano di Rino Gaetano “Cogli la mia rosa d’amore“, i Vorianova rendono omaggio al cantautore crotonese interpretando, nel dialetto siciliano di Isnello, il pezzo del suo repertorio che più di ogni altro hanno sentito vicino al loro modo di vivere e di cantare il Meridione. Il video si apre con l’immagine di una terra assolata immersa nel canto delle cicale, quasi a simboleggiare l’arsura e la sete di bellezza e di amore che Rino ancora oggi, a distanza di tanti anni, riesce a ricordarci. In questo paesaggio tipico del Sud, un musicista percorre una strada con la propria chitarra in spalla, come fosse in cammino perenne verso una meta ideale. Nelle altre scene che si alternano invece, l’inquadratura voluta dal regista Fabrizio Pezzino regala particolare risalto ai dettagli e soprattutto alle mani, che nel gioco di intrecci di un origami di carta, simboleggiano la volontà di cambiare le coscienze creando appunto “rose d’amore” da donare a tutti.

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