Il teatro in periferia, tutto esaurito a Petralia Sottana per “Il berretto a sonagli”

Redazione

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Il teatro in periferia, tutto esaurito a Petralia Sottana per “Il berretto a sonagli”
Applausi a scena aperta al Teatro Grifeo per la regia di Rosamaria Spena

13 Novembre 2022 - 19:22

Dopo la prima andata in scena a Bagheria, la replica del “Berretto a Sonagli” proposta dalle OfficineTeatrali quintaArmata (OTqA) al Cine Teatro Grifeo di Petralia Sottana ha fatto registrare il tutto esaurito. Al termine dello spettacolo appalusi a scena aperta per l’adattamento curato dalla regista Rosamaria Spena che, pur avendo ridotto a poco più di 1 ora il dramma che, nella versione originale, dura più di 2 ore, non tradisce il messaggio di Pirandello. Anzi, per certi versi lo esalta, sfrondando i contorni e mettendo a fuoco il tema delle tre corde care all’autore: quella civile, quella seria e, soprattutto, quella pazza. In scena Francesco Gulizzi, nel ruolo di Ciampa; Andrea Saitta, nel ruolo di Fifì; Giuseppe Sciascia, nel ruolo del delegato Spanò ed Enrica Volponi Spena nel ruolo di Beatrice. “C’è un tratto autobiografico nel Berretto a Sonagli – afferma la regista – che fa di questo testo uno dei più autentici di tutta la produzione pirandelliana. Il tema del giudizio della piazza, la malcelata vergogna e lo scoramento per la pazzia della moglie, che in diversi aspetti possiamo riconoscere in Beatrice, come per certi versi è possibile riconoscere in Ciampa lo stesso Pirandello. Nel mio adattamento lo spettacolo si chiude rimettendo al centro la figura di Beatrice in un breve monologo che ci ricorda quanto sia pericoloso sbattere in faccia alla gente la verità”.

“Il berretto a sonagli” è il primo dei tre spettacoli che le OfficineTeatrali quintaArmata (OTqA) porteranno in scena nell’ambito del progetto “L’Aperto. Connessioni ai margini”, vincitore del bando “Periferie” finanziato dal Ministero della Cultura e promosso dalla Città di Palermo e dalla Città metropolitana di Palermo. “All’affermazione di Dostoevskij – la cultura salverà il mondo – noi crediamo interamente. Siamo convinti che la bellezza, l’arte e la cultura non solo possono salvare il mondo ma soprattutto possono creare comunità” afferma l’attore e regista Santi Cicardo, direttore artistico della rassegna.

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