A 102 anni va al seggio per votare l'amico Mario

Michele Ferraro

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A 102 anni va al seggio per votare l'amico Mario
Il commovente gesto di Giovanni Di Vita

18 Gennaio 2016 - 00:00

102 anni e tutta la voglia di essere ancora, orgogliosamente, un cittadino attivo. La foto pubblicata da diversi blog del comprensorio, fra cui Castelbuono.org e CastelbuonoLive, è di quelle che ti strappano un sorriso. Giovanni Di Vita si presenta al seggio con una elegante giacca grigia sopra la camicia blu. Il documento di identità non mente: classe 1912. Ha visto passare davanti ai suoi occhi due guerre mondiali il signor Giovanni e sa bene riconoscere il valore e l'importanza di una parola a lungo inseguita come un sogno: democrazia. Quindi di rinunciare a votare non ci pensa neanche, incarnando con il suo gesto il migliore esempio da mostrare a quanti, sempre di più in Italia, disertano le urne, per un vago senso di protesta o peggio per semplice disinteresse. 

“I care” diceva ai suoi piccoli alunni di campagna Don Milani: “mi interessa, mi sta a cuore”. Che sia il destino di Barbiana o quello dell'Italia intera l'insegnamento è sempre lo stesso, ed attraversa i tempi e le generazioni, cambiando magari il motto ma non la sostanza. “Libertà è partecipazione” cantava Gaber negli anni 70 per stimolare una generazione di giovani in bilico fra la violenza e lo stordimento.

Giovanni Di Vita è libero e, domenica scorsa, recandosi al suo seggio si è fatto testimone dello stesso messagio di cittadinanza attiva che fu di Don Milani e Giorgio Gaber. E'  uscito di casa e ha votato per l'amico Mario Cicero, in corsa per un seggio Europeo. Chissà se è stato più il desiderio di aiutare un amico o la consapevolezza di non dover rinunciare ad un diritto per il quale altri amici, davanti ai suoi occhi, in un tempo ormai lontano, diedero la vita.

Poco importa, quel che rimane è una lezione, per tutti, recitata con l'arte del silenzio e dell'esempio. Andate a votare Italiani, per chi volete, ma andate a votare.  

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