Bretella A19, l'attacco di Domenico Giannopolo: “l’emergenza non è cessata”

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Bretella A19, l'attacco di Domenico Giannopolo: “l’emergenza non è cessata”
Il sindaco di Caltavuturo critica le parole di Delrio: "la bretella è una metafora dell'Italia che occorre cambiare"

18 Gennaio 2016 - 00:00

“Oggi è stata aperta al traffico la bretella di collegamento dei due tronconi di autostrada A19 del viadotto Himera direzione Catania interrotta a seguito del cedimento del pilone dovuto all’impatto della frana staccatasi il 28 marzo lungo un tratto della sp 24 – inizia così la nota firmata dal sindaco di Caltavuturo Domenico Giannopolo che critica duramente le parole del Ministro Delrio – E’ stato detto anche dal Ministro Delrio che oggi cessa l’emergenza e che la realizzazione della bretella rappresenta una metafora della Sicilia e dell’Italia che funziona. Non disconosciamo il lavoro proficuo di tecnici e imprese e il valore in se del ripristino del collegamento autostradale soprattutto per il grande traffico di collegamento della Sicilia. Ma vorremmo precisare e affermare – continua Giannopolo – che l’emergenza è lungi dall’essere terminata sia per la non del tutto ripristinata viabilità autostradale nelle due direzioni di marcia e di carreggiata rinviata a metà del 2018, sia per il territorio e le comunità di Caltavuturo e Sclafani Bagni che risultano ancora privi del collegamento diretto con lo svincolo autostradale di Scillato che viene garantito ad oggi solo dalla trazzera Prestanfuso della quale, anche stamani in conferenza stampa, si continua a negarne la legittimità e il presupposto di utilità.”

Poi l'affondo: “La bretella A19 è davvero una metafora ma di quella Sicilia e Italia che occorre cambiare. La metafora di una Regione e di uno Stato che non riescono a fermare una frana largamente preannunciata e denunciata in tutti questi anni; che non riescono a dire delle parole chiare sulla sicurezza dell’altra campata non danneggiata e sulla congruità degli espropri per la realizzazione della rampa. Un Italia e una Sicilia che hanno dato prova nelle loro espressioni istituzionali di lontananza dalla realtà e dai problemi delle comunità locali.”

“In questa circostanza – conclude il sindaco di Caltavuturo – vogliamo esprimere un ulteriore sollecito al governo nazionale e regionale, alla Protezione Civile nazionale e regionale, all’Anas nazionale e regionale, affinchè si adoperino per attuare finalmente e in tempi rapidi il Piano della viabilità secondaria di 27 milioni di euro approvato l’8 ottobre scorso e ancora lontano dal produrre i primi pratici e concreti risultati. Solo alla fine dell’attuazione di quel piano si potrà dire che l’emergenza è del tutto cessata.”

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