Calcio, l’incredibile vicenda del Cerda: vince due volte ma i punti vanno alla Stefanese

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Calcio, l’incredibile vicenda del Cerda: vince due volte ma i punti vanno alla Stefanese
Lo sfogo di Johnny Macina

18 Gennaio 2016 - 00:00

Difficile da credere ma ancora una volta il Cerda Giuseppe Macina si vede soffiare a tavolino i tre punti conquistati sul campo contro la capolista Stefanese. Una vicenda talmente singolare da poter sembrare unica, tenuto anche conto dei contorni di essa, non meno bizzarri, come ad esempio i gravi episodi accaduti a Longi, di cui nessuno sembra tener conto, lo straordinario dispiegamento di forze per quello che possiamo definire il secondo atto della farsa messa in scena dalla Stefanese, ed in fine la straordinaria vittoria ottenuta in 9 contro undici al cospetto della capolista. Potrebbe sembrare una puntata di “scherzi a parte” ma non è così. I tre punti al Cerda li hanno tolti davvero per consegnarli diligentemente alla Stefanese. Un affronto troppo grave per rimanere in silenzio, così mister Johnny Macina prende carta e penna ed affida alla squadra ed ai tifosi il suo sfogo:

“Alla luce del provvedimento del giudice sportivo e' doveroso fare tre ordini di considerazioni – scrive Macina, che di mestiere, per altro , fa l’avvocato – per quanto riguarda la vicenda Stefanese, non sono abituato a commentare le sentenze sino a quando esse non siano definitive. Attendiamo l'esito dell'appello in commissione territoriale fiduciosi che, finalmente, vengano rispettati ed applicati equamente i principi sportivi e le norme codicistiche, augurandoci che venga assicurata una parità di trattamento nel giudizio che, sino ad oggi, a mio parere, non c'è stata. Contestare un provvedimento emesso da un soggetto che si erge a giudice sportivo, quando invece di giuridico e di sportivo ha ben poco (un ingegnere o un geometra non può di certo definirsi un giurista), sarebbe a dir poco denigrante ed inutile. Di certo, la vicenda scandalosa del caso Longi e quanto accaduto nella partita di recupero con la Stefanese, indipendente dall'esito del procedimento sportivo, non sarà taciuta anche a livello nazionale. In molti – continua Macina – dovranno sapere cosa accade in questi campionati dove, anziché combattere la violenza, forse, a nostro parere, la si compatisce un po' troppo. Purtroppo, ancora ad oggi (sarà forse un mio limite), non riesco a comprendere come si possa permettere e non punire ciò che accaduto a Longi e, contestualmente, predisporre un esercito di forse dell'ordine, per una gara da ripetersi, sapendo già che sarà assegnata a tavolino … naturalmente solo in caso di vittoria del Cerda. Poi si parla di coerenza! A chi, invece, in maniera ridicola, specula punticini con i ricorsi, pur essendo umiliato in campo – conclude l’avvocato allenatore – dico che questa non è gente di sport e qualunque vittoria, se così potrà chiamarsi, sarà macchiata dall'onta del dubbio e della diffidenza. Vincere un campionato falsato e chinare il capo per paura di essere derisi vale la peggiore sconfitta. Se siete i più bravi dimostratelo in campo…le braccia al cielo si alzano a fine partita….non al momento del comunicato FIGC.

L’amara considerazione di Johnny Macina, postata anche sulla pagina facebook del Cerda, si chiude con un appello: “ai miei ragazzi dico di continuare ad allenarsi serenamente con il sorriso sulle labbra, con la solita costanza ed abnegazione, convinti delle loro forze e di ciò che hanno dimostrato in campo, perché è quello che vale ed è quello che alla fine pagherà”, poi le parole rivolte ai tifosi  “ voglio ringraziarli per l'appoggio e l'incitamento costante, anche in un anno difficile come questo, scusandomi in prima persona ed a nome della società per l'accaduto, rivolgo il mio invito a non mollare ed a costituire, come sempre, il nostro dodicesimo uomo in campo. Siamo un gruppo unito e lotteremo fino all'ultimo secondo di questo campionato, con tutte le nostre forze, per conquistare la meritata salvezza.

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