Ente Parco, illegittima la sospensione e la revoca di Pizzuto: dovrà essere risarcito

Redazione

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Ente Parco, illegittima la sospensione e la revoca di Pizzuto: dovrà essere risarcito
La Regione condannata dal C.G.A. a versare al presidente dell’Ente Parco 25 mila euro

18 Gennaio 2016 - 00:00

Tutto ebbe inizio in una calda estate del 2013. Era il mese di luglio quando il presidente della Regione Rosario Crocetta convocava d'urgenza una conferenza stampa per denunciare l'ormai famoso “scandalo del Canada” poi rivelatosi una clamorosa bolla di sapone. Obiettivo di uno dei tanti inutili viaggi in procura di Crocetta questa volta era il presidente dell'Ente Parco delle Madonie, accusato di “appropriazione di fondi pubblici” per un viaggio in Canada. Un viaggio al quale in realtà Pizzuto non aveva mai partecipato.

Seguirono mesi di grande tensione, con un rimpallo di provvedimento fra il TAR e il CGA: prima la sospensione dal ruolo di presidente del Parco, e la nomina del commissario Erasmo Quirino. Poi la reintegrazione di Pizzuto e successivamente la l’atto di revoca dell’incarico e l’annuncio della nomina del nuovo presidente dell’Ente Parco (tale Vazzana) finita poi nel dimenticatoio. Intanto tornava per qualche mese il commissario Erasmo Quirino costretto poi a rifare le valigie in seguito alla sentenza che dava ragione ad Angelo Pizzuto e cassava l’atto di revoca del suo incarico.

Insomma un pasticciaccio brutto che, alla fine della fiera, costerà alle casse regionali 25 mila euro, più le spese legali.  Il Cga ha annullato la sentenza impugnata del Tar e per l'effetto tutti gli atti impugnati in primo grado e ha condannato la presidenza della Regione a titolo di risarcimento del danno, a pagare la somma di 25.119 oltre interessi e rivalutazione monetaria, alle spese del giudizio di 3 mila euro oltre spese generali di studio, Cpa, Iva e rimborso del contributo unificato.

“La sentenza accogliendo integralmente – dicono i legali di Pizzuto, difeso dai avvocati Gaetano Armao, Tiziana Milana e Chiara Castellana – le tesi difensive ha riconosciuto la illegittimità dei provvedimenti con i quali l'amministrazione regionale ha dapprima sospeso e poi revocato il Presidente del Parco delle Madonie, modificando più volte le motivazioni nel corso di procedimento.”

“Non ho nessuna recriminazione da fare nei confronti di nessuno – afferma Angelo Pizzuto – Voglio solo concentrarmi sul lavoro e sottolineare i grandi risultati raggiunti negli ultimi mesi, come l’inserimento del nostro Geopark fra i siti patrimonio dell’Unesco, il decisivo sostegno offerto la realizzazione dei nuovi impianti di risalita di Paino Battaglia e l’ormai imminente campagna di abbattimento dei suidi. Tutte coese che si aspettano da anni e che ora sono realtà”.  

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