Protagonista della vicenda, un giovane di 24 anni fermato e arrestato dai carabinieri in flagranza di reato. E' accaduto a Nicosia, il giovane al rientro a casa non ha trovato la cena pronta e si è scagliato, in preda alla rabbia, contro la convivente. Secondo una prima ricostruzione, donna aveva in braccio la figlia minore di 7 mesi e avrebbe giustificato il proprio ritardo perché era stata in visita da un’amica. Da qui le percosse e le minacce con un coltello.

I militari intervenuti, hanno trovato e sequestrato il coltello utilizzato dal giovane per minacciare la compagna, che all'arrivo dei carabinieri era in stato di agitazione e con i segni della colluttazione sul viso. Anche la bimba presentava segni sul viso. A soqquadro anche la casa, con mobili e arredi completamente rotti.

La donna soccorsa dal personale del 118 è stata trasportata all'ospedale Basilotta di Nicosia, dove i medici hanno riscontrato contusioni nel viso, nelle mandibole e nelle spalle, guaribili in sei giorni. Il convivente invece si trova adesso agli arresti domiciliari presso l'abitazione dei genitori, come ha disposto il magistrato della Procura della Repubblica di Enna, Francesco Rio.

A gennaio il giovane era stato arrestato per lo stesso reato ed era stato ammonito dai Carabinieri della compagnia di Nicosia. I carabinieri avrebbero scoperto che dal gennaio del 2015, si sarebbero verificati altri episodi di violenza domestica nei confronti della donna, che la convivente però non ha mai avuto il coraggio di denunciare per amore dei figli.