Termini Imerese, gli operai della Fiat bloccano i binari della stazione

Redazione

Cronaca

Termini Imerese, gli operai della Fiat bloccano i binari della stazione
Da gennaio non percepiscono la cassa integrazione

18 Gennaio 2016 - 00:00

Sono stanchi e stremati. E da gennaio non percepiscono la cassa integrazione in deroga che scadrà a fine maggio. Per questo motivo gli operai della Fiat di Termini Imerese hanno bloccato i binari della stazione del comune palermitano dove aveva sede la fabbrica dell’ex lingotto.

Dopo aver impedito l'accesso alla sede dell'Agenzia delle entrate della cittadina in provincia di Palermo, i lavoratori hanno deciso di bloccare il traffico ferroviario. Da cinque mesi 142 lavoratori delle aziende Biennesud, Manital e Ssa non percepiscono il sostegno al reddito.

“Dal momento che lo Stato non ci versa la cassa integrazione non pagheremo le tasse. Siamo senza stipendio da gennaio – dice a Repubblica Giovanni Schillaci, 44 anni, operai della Biennesud – non possiamo andare avanti così”.

Anche ieri le tute blu hanno organizzato una protesta analoga. “Siamo esasperati – aggiunge sempre a Repubblica il suo collega della Fim Cisl Michele Russo, 40 anni – e nessuno ascolta il nostro grido di disperazione”.

Intanto, i 700 metalmeccanici ex Fiat, transitati in Blutec, la società del gruppo Metec/Stola che ha rilevato la fabbrica di Fca a Termini Imerese, con l'ok dei governi nazionale e regionale, secondo quanto riferisce la Fiom non ha ancora percepito lo stipendio di aprile; il sindacato dei metalmeccanici della Cgil esprime perplessità sulle prospettive di rilancio dell'area industriale.

“La questione dei lavoratori ex Fiat e dell'indotto, è attentamente seguita sia dal governo regionale che nazionale. La cassa integrazione è stata già firmata dal ministro del Lavoro ed è all'attenzione del ministro dell'Economia. Per quanto riguarda gli stipendi dei lavoratori Bluetec, nel corso della settimana incontrerò il ministro dello Sviluppo Economico per sottoporre alla sua attenzione la situazione”, dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.

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