Terremoto politico a Collesano, dimissioni in blocco della Giunta

Redazione

Politica

Terremoto politico a Collesano, dimissioni in blocco della Giunta
Il sindaco “non sono un pupo”, gli assessori “non può amministrare da solo”

18 Gennaio 2016 - 00:00

Può sembrare un fulmine a ciel sereno, ma in realtà quanto accaduto al palazzo municipale di Collesano è il frutto di una crisi politica che covava da più di 2 mesi.

I 4 assessori nominati dal sindaco Angelo Di Gesaro hanno rassegnato in blocco le dimissioni. A sbattere la porta sia i due componenti della giunta in quota PD, Maria Domenica Misita e Angelo Gargano. Sia i due assessori ritenuti più vicini al sindaco, in quanto nominati in quota “Collesano nel cuore”, Giuseppe Guttilla e Rosario Testaiuti.

Contattato il segretario del PD ed ormai ex assessore Angelo Gargano ci ha riferito che è in fase di stesura un documento nel quale i dimissionari spiegheranno i dettegli della decisione. Oggi pomeriggio ci sarà un vertice, durante il quale si valuterà anche l’opportunità di convocare un appuntamento di Piazza per incontrare la cittadinanza. “Vogliamo affrontare la crisi alla luce del sole – afferma Gargano che aggiunge – da tempo chiediamo al sindaco maggiore collegialità nelle scelte e nelle decisioni. Forse si è convinto, o è stato convinto da qualcuno, di poter fare il sindaco da solo. Abbiamo più volte accusato la delegittimazione della giunta ma evidentemente c’è chi è riuscito a convincere Di Gesaro che noi eravamo degli avversari, un lavaggio del cervello che lo ha indotto a prendere scelte importanti di nascosto.”

Dalle colonne del giornale Esperonews le prime dichiarazioni del sindaco Angelo Di Gesaro “Feci scegliere a loro le deleghe in piena libertà. Qualcuno non mi ha piegato e quindi non avendo avuto il sindaco “pupo” aspettandosi un “signorsì”, una volta che si è convinto che io ho la mia personalità, il giocattolo si è rotto, non essendo io a disposizione di nessun colore politico. Io sono stato eletto dal mio popolo e debbo rappresentare i miei elettori. Io quello che ritengo giusto, rispettoso delle funzioni di chiunque, l’osserverò»  

Una crisi che si annuncia violenta anche in Consiglio Comunale, dove il gruppo di maggioranza potrebbe spaccarsi, 8-2 gli equilibri che si annunciano a sfavore del sindaco. Una situazione che apre nuovi scenari, fra questi anche le elezioni anticipate, frutto di una eventuale mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. 

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