Ci sono anche le Madonie nella nomina di Palermo a Capitale della Cultura

Marianna Lo Pizzo

Cronaca

Ci sono anche le Madonie nella nomina di Palermo a Capitale della Cultura

01 Febbraio 2017 - 10:18

L’annuncio ha scatenato le reazioni di moltissimi utenti della rete, detrattori e appassionati da tutta Italia. Molti di coloro i quali hanno scelto negli ultimi anni di rimanere in Sicilia e moltissimi altri, i quali sono invece andati via per motivi principalmente legati al lavoro e che hanno guardato con distacco e un po’ di rammarico alla notizia.
Palermo, la sirena del Mediterraneo che ha attratto e incatenato moltissimi giovani di talento che hanno visto depauperato il loro potenziale al cospetto di una terra che poi si è rivelata avvelenata. Palermo che negli ultimi trent’anni ha conosciuto la morte ma anche la rinascita. Ma qual è il segreto della città che con la sua storia si scaglia contro l’intero pianeta? Il gioiello imperfetto e unico al centro del mar Mediterraneo, per riportare il moto perpetuo laddove si cerca di stagnare.

Il giornalista Davide Camarrone, Direttore del Festival delle Letterature Migranti inserito nel progetto vincente di Palermo2018, la definisce città di pace e pluralismo. La definizione delle definizioni. La sintesi di quello che è la Sicilia è nella sua Capitale. Una terra tradita che non perde il desiderio di amare e di lasciarsi amare, in cui esiste qualcuno che culla il sogno di restituirla alla storia, per la storia e per il futuro. E’ il cedere totalmente al legame con la terra, alla suggestione dell’ attimo che si possa protrarre per il futuro a incantare e avvinghiarci a questa notizia. In questi tempi di oscurità maledetta, di parole malsane nelle bocche sbagliate, basta ricordarsi, percorrere interamente le vie del centro storico, agganciarsi alle meraviglie della Cappella Palatina, della città delle città che gli arabi chiamavano Capitale e i normanni chiamavano Palermo, sinonimo e identità, in cui popoli diversi si scontrarono e incontrarono restituendo al mondo un patrimonio ineguagliabile.

La fede non basta per continuare a credere nella terra. E forse per questo Palermo continua ad essere, per questo Viva Palermo e Santa Rosalia.

E nella nomia di Palermo, sono coinvolte anche “pezzo” delle Madonie, poichè ne farà parte la rete museale di Pollina con la Torre di Stelle, Isnello con il Parco Astronomico, Castelbuono con il Museo Civico e Cefalù con il Museo Mandralisca”.

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