Cronaca

A due alunni del liceo Cassarà di Alimena il primo premio al concorso “Una vita senza mafia”

Due alunni della classe seconda del liceo Linguistico Statale Cassarà di Alimena, diretto da Daniela Crimi, Ilenia Sabatino e Michele Papa, hanno vinto il primo premio al concorso “Una vita senza mafia: la città che vorrei”, indetto dal Centro Studi giuridici e sociali Cesare Terranova e riservato agli studenti del biennio della scuola secondaria di secondo grado della città metropolitana. La premiazione è avvenuta a Palermo il 7 giugno scorso. I due alunni, che hanno rappresentato il Cassarà, si sono portati a casa la grande gioia del successo e inoltre una borsa di studio pari a 500 euro ciascuno.

Seguiti dalla loro insegnante d’italiano, la professoressa Barbara Torlentino, loro docente coordinatrice, hanno dato prova di grande talento, motivazione ed originalità. Così commenta la Torlentino: “Partendo dallo stereotipo per cui siciliano è mafioso, hanno analizzato il fenomeno gardandolo nella quotidianità immediatamente più vicina alla realtà in cui vivono, con esempi concreti, accessibili a tutti, in cui hanno mescolato realtà e finzione, con riferimento a fatti celebri. Il tutto, mantenendo un registro ironico e sarcastico e usando spesso un lessico tipicamente siciliano”.

Questa la motivazione del premio, da parte della commissione giudicatrice: “L’elaborato è organico e ben documentato, ricco di esempi concreti e pertinenti per realizzare una vita senza mafia. Ben centrato il tema e forte il valore civile delle proposte. Personale ed apprezzabile l’esposizione”.

Citiamo l’ultimo periodo dell’elabarato che ha meritato il primo premio: “In quel posto che vorrei non abiterebbe la Signora Nostra Mafia, perché una vita con la Mafia non è vita, ma è sopravvivenza. Ed io non voglio sopravvivere, voglio semplicemente vivere”. A Ilenia e Michele e alla loro insegnante, i complimenti da parte della redazione.

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