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Calogero Gliozzo lotta insieme alla sua comunità: “Adesso non lasciateci da soli”

Solidarietà e corsa contro il tempo. Le piccole comunità dell’entroterra siciliano fanno rete e riescono ad attivare canali in tutta Italia. Ma non basta. Sono trascorsi tredici giorni dall’inizio della raccolta fondi in sostegno di Calogero Gliozzo, 27enne di Nissoria in provincia di Enna che lotta contro un linfoma resistente alla chemioterapia ormai da due anni, e che deve sottoporsi alla Car-T, trattamento terapeutico nella lotta contro i tumori definito rivoluzionario ma non ancora disponibile in Italia nonostante l’attivazione di alcuni centri sperimentali.

La rete di solidarietà che ha visto il coinvolgimento di privati, associazioni, enti a vario titolo si scontra con la burocrazia e la solitudine in cui sono stati lasciati i familiari di Calogero. Sono loro infatti che stanno attivando le procedure con vari ospedali in America, e stanno tentando anche il miracolo di trovare, in alternativa, un centro in Europa, per poter accedere subito alla terapia. “Calogero da tre settimane non segue nessuna terapia in attesa del miracolo, questo tempo di ricerca sta facendo un regalo alla malattia che avanza in maniera inesorabile. L’impotenza e la confusione avrebbero potuto farla da padrone se non avessimo avuto questa straordinaria dimostrazione di vicinanza e di sostegno da parte di tutti coloro i quali hanno donato e hanno organizzato raccolte e iniziative in nostro aiuto. Impossibile contenere la gratitudine e l’emozione per tutto questo. L’elenco delle iniziative è commovente. Il ringraziamento da parte mia e della mia famiglia a tutti quelli che in questi giorni ci hanno stretto in un abbraccio che ci ha sollevato dalla voragine in cui stavamo sprofondando. Non ci sono parole per questo”.

Così Sandra Gliozzo, la sorella che in queste settimane ha fatto, insieme ai genitori e a Calogero, la spola tra diverse strutture e ospedali italiani alla ricerca di un aiuto concreto per il viaggio della speranza. La riconoscenza per il movimento che parte dal basso e l’amarezza per la solitudine in cui continuano a sentirsi nell’attesa di una risposta.
“Siamo soli nella ricerca della struttura e abbiamo affidato i nostri appelli ad amici e conoscenti che si sono fatti promotori del nostro messaggio in tutto il mondo. Tutti i contatti ricevuti finora vengono da privati cittadini che si sono messi a disposizione per cercare una struttura che accolga immediatamente Calogero. La ricerca sul cancro ha fatto passi da gigante, abbiamo una possibilità oggi grazie a questo ma accedervi non è così semplice e soprattutto è estraniante non sapere esattamente da che parte andare per lottare contro il tempo e contro il tumore”.

La raccolta fondi intanto non si ferma e nemmeno la solidarietà della gente. Un sito internet è stato messo online da Salvatore Licata (www.aiutiamocalogero.it). Raggiunta la metà della soglia sulla piattaforma (gofundme.com/aiutiamo-calogero) attraverso le donazioni con il crowfunding, nei comuni di Nissoria e Gangi e dei paesi limitrofi sono stati attivati punti di raccolta fisica, che insieme ai bonifici, hanno permesso di raggiungere ad oggi la soglia dei quattrocentomila euro circa.

In attesa di una risposta, si spera nel più breve tempo possibile, la raccolta continua. Le spese in America per questo trattamento partono infatti da cinquecentomila euro. Uno degli ospedali contattati dalla famiglia sta preparando il preventivo. Intanto Calogero affida alla sua poesia “Gratitudine” un messaggio per la sua famiglia. “Spero di essere capace di affrontare la vita a testa alta e con coraggio come voi avete fatto e di riuscire a donare tutto il vostro amore incondizionato”. Una famiglia oggi diventata enorme e che dai silenzi e dai sorrisi di questo ragazzo davvero coraggioso, ha avuto modo di sperimentare la solidarietà e l’amore.

(Nella foto, Calogero insieme alle sorelle Sandra e Valentina)

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