Vertenza Blutec, i sindaci vanno a Roma: “Non torneremo senza prima aver incontrato Di Maio”

Redazione

Cronaca

Vertenza Blutec, i sindaci vanno a Roma: “Non torneremo senza prima aver incontrato Di Maio”

08 Febbraio 2019 - 18:09

Ieri gli operai dell’ex Fiat, oggi Blutec, stanchi di aspettare il ministro Luigi Di maio, letteralmente sparito dopo la “passerella” a Termini Imerese, hanno occupato la sede del comune di Termini Imerese.  Oggi, i sindaci del comprensorio, che hanno sottoscritto un documento, si sono riuniti presso la sede del comune termitano per valutare azioni congiunte a sostegno dei lavoratori Blutec.

I lavoratori sono ormai disperati e in queste ultime settimane sono stati costretti a registrare ulteriori mortificazioni a causa del paventato diniego del rinnovo della cassa integrazione per l’anno 2019, nonostante il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, lo scorso 26 ottobre 2018, nel corso della visita dinanzi i cancelli dello stabilimento, aveva dato precise rassicurazioni per la copertura, per tutti i lavoratori (compresi i 62 dell’indotto provenienti dalla Naspi – Manital e Ssa), degli ammortizzatori sociali nonché il coinvolgimento di Fca al tavolo ministeriale presso il Mise.

Nel corso dell’incontro è emersa l’esigenza di istituire un “tavolo dei Sindaci permanente” da convocarsi con cadenza almeno mensile e comunque, ogni qualvolta ne sorga l’esigenza. Al termine del confronto i Sindaci, unitamente ai lavoratori, ai Rappresentanti Sindacali e ai Rappresentanti della Comunità Ecclesiale, si sono trasferiti presso l’aula consiliare di via Garibaldi – ex Caserma La Masa – per partecipare ad un affollato incontro dal quale è emersa, ancora una volta, l’esigenza di acquisire risposte concrete ed immediate da parte del Governo Nazionale che non potranno limitarsi, esclusivamente, alla proroga dei dovuti ammortizzatori sociali, ma dovranno, piuttosto, tenere in debito conto le prospettive occupazionali e di sviluppo di un territorio che, nonostante, la grande disponibilità di risorse messe a disposizione dai Governi Nazionale e Regionale, non riesce, ancora, a trovare una risoluzione positiva.

Ciò che preoccupa, maggiormente, i rappresentanti degli Enti Locali è l’assenza di riscontro da parte del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, nonostante le ripetute sollecitazioni a cura del Presidente della Regione Siciliana, del Prefetto e del Sindaco di Termini Imerese. E’ indubbio che la “vertenza Termini Imerese” sta attraversando il periodo più buio da quando, circa 17 anni fa, si è avviata. L’assenza di prospettive concrete, il rischio di perdere anche quel minimo sostentamento derivante dagli ammortizzatori sociali, in un territorio come quello imerese che già di per se è caratterizzato da un alto tasso di disoccupazioni con le inevitabili conseguenze socio-economiche non può permettersi ulteriori passi indietro.

A margine dell’Assemblea, tenuto conto che ad oggi nessun riscontro è pervenuto da parte del Governo Nazionale su proposta del Sindaco di Termini Imerese, si è stabilito che nel corso della prossima settimana i rappresentanti degli Enti Locali interessati, si trasferiranno a Roma presso la sede del Mise, insieme ai rappresentanti sindacali per chiedere che venga convocato un tavolo ministeriale che fornisca i dovuti chiarimenti sullo stato del piano di reindustrializzazione del sito di Termini Imerese e se, soprattutto, Blutec sia in grado, da sola, di sostenerlo. “E non torneremo da Roma senza prima aver incontrato Di Maio”, precisano i sindaci.

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