Quali sorprese può ancora riservare l’Europa League?

Redazione

Sport - Europa League

Quali sorprese può ancora riservare l’Europa League?
L’ultimo turno di partite europee ha messo in archivio le speranze italiane

25 Aprile 2019 - 07:00

L’ultimo turno di partite europee ha messo in archivio le speranze italiane che non sono andate oltre i quarti di finale. È successo alla Juventus in Champions League dove ha trovato la ferma opposizione dei giovanissimi dell’Ajax, è successo al Napoli di Ancelotti che ha dovuto capitolare contro l’Arsenal di Emery. L’Europa resta così orfana delle nostre rappresentanti e si va sempre più definendo il profilo del prossimo vincitore di queste competizioni.

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Nell’identikit del vincitore c’è una voce più persistente di altre: sarà di lingua inglese. Se riguardo la Champions League ci sono molti dubbi in merito (Barcellona e Ajax sono avversarie temibilissime), in Europa League ci sono molte possibilità che la finale sia tra due squadre inglesi, per la precisione londinesi: Chelsea e Arsenal.

I blues affronteranno nel doppio match di semifinale i tedeschi dell’Eintracht Francoforte, le aquile nere del Meno si sono fatte strada attraverso le vittorie contro Inter e Benfica, ora si propongono come i grandi outsider della competizione. Sulla carta non dovrebbe esserci partita, il Chelsea non ha ancora subito una sconfitta dall’inizio della competizione, ma soprattutto può contare su un tasso tecnico e delle individualità che l’Eintracht farà fatica ad arginare se non attraverso l’espressione di un perfetto gioco corale.

Che partita vedremo? Sarà da osservare con attenzione soprattutto la gara di andata che si giocherà alla Commerzbank-Arena, uno stadio che finora è stato un vero e proprio fattore nel cammino dei teutonici, oltre che fortino inespugnabile. I 48 mila spettatori spingeranno i beniamini di casa, una squadra votata all’attacco che vede nel reparto offensivo la principale arma a disposizione. Contro il Benfica inoltre si è visto che l’Eintracht non ha certo una retroguardia impermeabile, a onor del vero i lusitani (che all’andata vinsero 4 a 2) avrebbero avuto la possibilità di segnare anche al ritorno ma sono stati molto sfortunati. Per contro pare che il destino del Francoforte sia quello di andare avanti nella competizione, starà al Chelsea dimostrarsi più forte della buona stella tedesca.

Attenzione al contropiede

Molto più equilibrato, come vediamo anche dalle quote degli allibratori, si presenta la partita tra Arsenal e Valencia. I Gunners hanno affrontato il quarto di finale più difficile contro il Napoli, ma al netto di un risultato aggregato di 3 gol a zero non sembra aver faticato troppo. L’impressione è che quando la squadra di Emery sceglie di attaccare lo fa a pieno organico, con una transizione in avanti molto rapida eppure piuttosto articolata, con avanti tre finalizzatori letali come Ramsey, Lacazette e Aubameyang.

Per contro il centrocampo è l’ultimo baluardo di questa squadra che in difesa sembra tutto fuorché impermeabile, anche il Napoli avrebbe potuto più volte andare a segno se non fosse stato per una serie di errori piuttosto eclatanti. L’Arsenal non ha mai accennato a rilassarsi o tentare di rallentare il gioco, ma ha continuato ad accettare lo scontro a viso aperto anche quando l’attacco dei partenopei si è fatto incessante.

Di filosofia dichiaratamente opposta è il gioco del Valencia che di gol ne prende e ne fa molti di meno. Il quarto di finale contro il Villareal è stato poco più di una formalità visto che sia all’andata che al ritorno gli uomini di Marcelino sono stati in pieno dominio del match. Gli iberici però, a differenza dell’Arsenal, fanno dell’organizzazione il loro miglior pregio, hanno la capacità di assorbire gli attacchi avversari e comunque spegnere il gioco limitando le azioni di rischio, cosa opposta ai Gunners che amano stare sul filo del rasoio in un atteggiamento di costante all in, la peculiarità del moderno calcio inglese ai massimi livelli. Giustamente chi vincerà porterà con se le stimmate della favorita, soprattutto se dall’altra parte gli uomini di Sarri dovessero non farcela ad approdare in finale.

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