Riflessioni di un presidente, lettera aperta di Giuseppe Catania alla nostra redazione

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Riflessioni di un presidente, lettera aperta di Giuseppe Catania alla nostra redazione
Il presidente dell'Asd Gangi 2018 Giuseppe Catania ha scritto alla nostra redazione. Ecco il contenuto della sua lettera e la nostra risposta

09 Maggio 2019 - 19:35

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del presidente dell’Asd Gangi 2018 Giuseppe Catania.

RIFLESSIONI DI UN PRESIDENTE

Si è conclusa la stagione calcistica 2018/2019, il risultato raggiunto dalla nostra squadra, l’ASD Gangi, alla fine del campionato, ci inorgoglisce e ci rattrista allo stesso momento.
L’A.S.D. Gangi, a luglio del 2018, è nata, per la volontà, di un gruppo di persone provenienti dalle Società Sportive ASD CITTA’ Di GANGI , GANGI CALCIO, ATLETICO GANGI, di Amministratori e di simpatizzanti consapevoli che lo sport e il Calcio, devono Unire e non Dividere. Consapevoli che la condivisione e l’unione possono fare raggiungere determinati risultati e obiettivi. Oggi più che mai, in un momento di crisi, di mancanza di certezze, siamo arrivati alla determinazione che il calcio e lo sport in genere, per i nostri giovani devono rappresentare un momento di crescita e di condivisione di valori. (E non era quanto mostrato nell’ultimo derby giocato nel 2018, allo stadio Francesco Raimondi di Gangi).

Vogliamo ancora una volta ribadire, senza alcuna possibilità di smentita, che le persone che oggi fanno parte della A.S.D. GANGI, sono liberi pensatori, non sottomessi a nessuno, che non siano la propria coscienza e i propri valori. Cambiare idea, decidere con coraggio e avere rinunciato a quanto costruito con affetto e sacrificio, per un qualcosa che si pensi possa portare UNIONE, beneficio e lustro, al nostro paese, pensiamo possa solo FARCI ONORE.

La stessa mano, che scrive di cervellotiche soluzioni imposte, per salvare almeno la parvenza di una certa filosofia localista, era quella che sino a qualche tempo addietro, scriveva di come i risultati raggiunti dal Paese di Gangi, (mi riferisco alle manifestazioni), fossero il risultato dei sacrifici di una comunità unita e che determinati obbiettivi, si possono raggiungere solo con la consapevolezza, che l’unione fa la forza e che assieme rappresentiamo una certezza, divisi o frammentati una debolezza.
Non vedo cosa cambia nel Calcio, se non il rancore o qualche antipatia personale e forse politica verso qualcuno, ma tutto questo, non mi o ci appartiene, noi non facciamo politica. A questo proposito, nonostante tutto, volevo ringraziare egualmente per quel POCO e……… che ha scritto sull’A.S.D. Gangi l’amico Michele.

Premetto, che io non sono nato a Gangi, ma assieme a mia moglie, abbiamo deciso di viverci. Sin da subito siamo stati accettati e considerati Gangitani e oggi ci sentiamo e mi sento a tutti gli effetti uno di voi.

Ho sempre sentito parlare della storia e della tradizione calcistica del Gangi, assieme a tutta la dirigenza, a tutta la ASD Gangi e a tutti i Gangitani, Vogliamo riportare il calcio Gangitano al posto che merita. Ma questo deve essere un percorso condiviso con tutti, ognuno deve fare la propria parte, in considerazione che il calcio deve essere PASSIONE, CRESCITA e CONDIVISIONE e non momento di Divisione e Incomprensione. Tenendo conto che il Calcio non dà guadagno ma solo impegno, va fatto con piacere e spirito di sacrificio e non è un obbligo.

Fatte queste riflessioni, volevo subito dire che il mio e nostro rammarico più grande, è stato quello di non avere avuto al nostro seguito i nostri tifosi “ULTRAS GANGITANI”, sicuramente il valore aggiunto alla nostra squadra. Non è stato un bel campionato senza il vostro calore è senza la vostra presenza, ci è mancato il vostro supporto e il vostro aiuto nei momenti difficili.

Mi auguro che il prossimo campionato, nel nuovo Stadio, vi veda al nostro fianco come e meglio di prima, sappiate che la nostra società il “ GANGI “ era è sarà sempre la vostra società, assieme potremo ambire a grandi traguardi.

Lo stesso dicasi per alcuni nostri tesserati, che quest’anno, forse non hanno compreso quale era lo spirito della nuova società, voi fate tutti parte della nostra famiglia e assieme, programmeremo il futuro calcistico dell’ASD GANGI e del nostro piccolo Borgo.

Volevo anche dire che a onor del vero, il programma iniziale dell’ASD GANGI, era quello di un campionato di assestamento per cercare di raggiungere la salvezza con una rosa prevalentemente di locali e pochi di fuori. Ma le vicissitudini, le incomprensioni o il fatto che non ci siamo saputi esprimere con i rispettivi ambienti, ha portato alla decisione tardiva, di allestire una Rosa più competitiva anche se in ritardo, fatta da calciatori di fuori.

A questo punto, mi corre l’obbligo, di passare ai ringraziamenti:
In primis, voglio ringraziare tutta la Dirigenza dell’ASD GANGI, che mi ha supportato per tutto il Campionato, in particolare Giovanni Amoroso, che ha avuto l’onere di organizzare e fare da tramite con il nostro tecnico e i giocatori, Giovanni ha avuto l’onere di dover fare da chioccia e da nonno a tutta la squadra. Mi PREMEVA sottolineare che tutti i dubbi di convivenza con gli Amici provenienti dal Gangi Calcio, si sono sciolti e dissipati sin dalla prima riunione, siamo riusciti a formare un gruppo affiatato e coeso, che ha lavorato in sintonia e amicizia, non faccio i nomi dei dirigenti perché tanti, comunque grazie a tutti.
Il Nostro INO Giacalone, Factotum instancabile, persona disponibile, allegra uomo Spogliatoio dalle grandi doti umane, importante e indispensabile. Dottor POLONI, grande Massaggiatore e Fisioterapista, amico di tutti. Giuseppe Salvo, allenatore in seconda, persona seria, disponibile e preparata. Virga Francesco, preparatore dei portieri, mister coriaceo, affabile e tifoso incontenibile verso la classe arbitrale. Mister PERRICONE, un mister dalle grandi pretese, grande preparazione, gran bella persona, grande educazione.
Al nostro Organico, allestito in ritardo, ma fatto da persone SERIE, EDUCATE, SPORTIVE e PREPARATE un Grazie di cuore. (Zummo, Gaglio, Graziano, Martino, Cipolla, Venuti, Butera, Di Miceli, Tarantino, Dali e Marr (MOMO) il nostro Grande Capitano di quest’anno.)
Ma un ringraziamento particolare, va fatto ai nostri Giovani locali, SPITALE Santino,TRAPANI Gaetano, BRUCATO Marco,BEVACQUA Antonio, DINO Matteo, SAVASTA Giuseppe, SERIO Mario, MANETTA Matteo, BENCIVINNI Matteo, ATTINASI Giuseppe, BARRECA Vincenzo, BEVACQUA Alessio, NASELLO Simone, MACALUSO Lorenzo e MACALUSO Marco i quali, ogni qual volta che sono stati chiamati a dare il loro contributo, hanno sempre risposto presente, con serietà attaccamento alla maglia e con la personalità che li contraddistingue, Grazie.

Scusate se mi sono dilungato troppo e speriamo arrivederci al prossimo Campionato.

IL PRESIDENTE DELL’ASD GANGI
CATANIA GIUSEPPE

 

Gentilissimo Presidente,

se c’è una qualità che apprezzo nelle persone è la franchezza, che rende spesso più spigoloso ma anche più sincero il confronto. Per questo motivo, prima di ogni altra considerazione, voglio ringraziarla per aver scritto pubblicamente ed a chiare lettere il suo pensiero che riguarda la stagione calcistica appena trascorsa ed, in parte, il mio modesto lavoro.

Se ho scritto poco e …. (ecco, per la franchezza di cui sopra devo dirle che l’unica parte della lettera che non ho apprezzato è stata questa reticenza) vorrà accettare le mie scuse, anche se non credo che esista un altro giornale o un altro giornalista al mondo che abbia scritto quanto o più di me sull’Asd Gangi. Ma è uno stimolo per migliorare che raccolgo con le migliori intenzioni.

Quanto alle persone che oggi fanno parte dell’ASD Gangi, riconosco in ciascuna di loro le qualità da lei descritte. Che si tratti di liberi pensatori non sottomessi a nessuno, non credo sia stato mai messo in dubbio. A meno che, con questa inattaccabile formula, non si vogliano negare le pressioni politiche apertamente esercitate nel corso di questa estate per addivenire alla fusione delle due società che, a dirla tutta, sotto il punto di vista tecnico – giuridico, non c’è mai stata. Ma questo, caro presidente, lei lo sa meglio di me.

“Cambiare idea, decidere con coraggio e avere rinunciato a quanto costruito con affetto e sacrificio, per un qualcosa che si pensi possa portare UNIONE, beneficio e lustro, al nostro paese, pensiamo possa solo FARCI ONORE”. Giusto presidente, un processo di maturazione che vi fa onore e che, in linea di principio, mi sento di condividere. Ma il frutto va raccolto quando è maturo. L’evidenza dei fatti dimostra che il processo non era pronto, che quel frutto era ancora acerbo. L’allontanamento dei tanti tifosi e di numerosi tesserati, di cui lei stesso si duole, ne sono la prova provata.

Lei, caro presidente, scrive che “lo sport ed il calcio devono unire e non dividere”. Potenza della parola. Chi potrebbe obbiettare ad una frase così abilmente costruita. Ma sa che c’è: l’abbiamo già sentita, declinata in altri ambienti “la politica deve unire e non dividere”. Giusto! Ma, un attimo, è davvero giusto? Ed allora se vale per lo sport, se vale per la politica, vale anche per la cultura. Quindi, che facciamo? Leggiamo tutti lo stesso libro? Guardiamo tutti lo stesso film? No, mio caro presidente, e mi scusi la digressione, ma volendo tornare nel recinto di quello che ci compete per quanto mi riguarda lo sport non deve unire, deve divertire, deve educare senza dubbio. Al rispetto, prima di tutto. Ma di chi? Dell’altro, caro presidente. Quindi unire no, non per forza voglio dire, altrimenti a calcio si giocherebbe ad una sola porta. A forza di unire e non dividere non si creano le squadre (o le comunità), si creano gli eserciti.

E, per chiudere questa argomentazione e fugare ogni suo legittimo sospetto, mi permetta di farle presente che il sottoscritto quando ha voluto fare o parlare di politica o politici locali lo ha fatto chiaramente e pubblicamente, esattamente come lei ha fatto in questa lettera e, mi permetta, senza nessuna reticenza. Per cui, mi creda, nessun rancore, nessuna antipatia personale o politica. Ho solo raccontato i fatti così per come sono avvenuti. Se non ci fossero state delle indebite pressioni, come ad esempio quella di non concedere l’utilizzo del nuovo campo sportivo a società terze, non avrei avuto l’ardire di inventarmi alcunché.

Per finire voglio associarmi ai suoi ringraziamenti, alla dirigenza tutta, allo staff, all’allenatore ed a tutti i giocatori. Come più volte ho avuto modo di scrivere l’Asd Gangi nel corso di questa stagione ha giocato un calcio bellissimo e di questo va dato merito a ciascuno di voi. L’augurio è che l’anno prossimo possiate ripetervi a beneficio del buon nome e della nobile tradizione del calcio gangitano, magari cercando il modo di ricucire lo strappo che quest’anno c’è stato con la comunità locale. A questo proposito se c’è qualcosa che il nostro giornale può fare, per facilitare il dialogo e la comprensione fra l’Asd Gangi e la comunità gangitana, saremo felici di poterle dare una mano.

Michele Ferraro

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