Chiude il B&B Villa Viola in polemica con il Comune, che risponde così

Redazione

Cronaca - Gangi

Chiude il B&B Villa Viola in polemica con il Comune, che risponde così
Il titolare, dopo essere stato multato, ha annunciato la decisione di vendere la struttura. La risposta del sindaco

22 Agosto 2019 - 16:34

Il B&BVilla Viola di Gangi è in vendita. Lo annuncia in una nota polemica il proprietario, Benedetto Notararigo, imprenditore gangitano che da diversi anni vive e lavora in Lombardia. Da diverso tempo la struttura era chiusa al pubblico, ma ora l’intenzione di Notararigo è quella di vendere per investire altrove. A determinare questa scelta, stando a quanto scrive Notararigo, sembra sia stata anche, da ultimo, una multa da 50 euro per il non corretto conferimento di rifiuti.

La struttura ubicata in una zona panoramica, nelle campagne di Gangi, per alcuni anni diventa una struttura ricettiva d’eccellenza, dotata di pista d’atterraggio per elicotteri e piscina che ben presto l’imprenditore decide di rendere fruibile al pubblico, ma, dopo poche settimane, siamo negli anni precedenti all’attuale amministrazione, gli viene intimato di chiuderla perché l’acqua utilizzata per riempirla non è potabilizzata. La zona non è servita da condotta pubblica così, a sue spese, Notararigo decide di costruirla affinché la struttura possa essere servita d’acqua potabile, un costo complessivo dei lavori di 32 mila euro, ma il problema non si risolve, l’allora amministrazione comunale di Gangi, alla richiesta di poter avere l’acqua potabile pubblica risponde che la condotta che ha realizzato non potrà essere servita perché l’acqua scarseggia e prima occorre approvvigionare i cittadini del centro abitato.

L’acqua a dirla tutta non è l’unico problema di Villa Viola, anche la pessima viabilità fa la sua parte, “anche chi forniva la struttura ricettiva di bibite si è rifiutato di consegnare la merce perché avrebbe rotto il carico di bottiglie di vetro” racconta lo stesso Notararigo per dare l’idea delle condizioni della strada. Ormai stanco delle “difficoltà riscontrate con l’apparato burocratico fatto spesso di inefficienze” decide di chiudere la struttura. Così quello che doveva essere un B&B di lusso diventa di fatto il suo buen retiro estivo. Poi, nei giorni scorsi, l’ultima amara decisione: quella di vendere tutto e investire altrove.

“Prima mi hanno costretto a chiudere il bed and breakfast – accusa Notararigo – ora i servizi sono carenti e mi sono trovato di fronte un’amministrazione comunale che presta scarsa attenzione verso chi vuole investire o anche semplicemente verso chi vuole trascorrere qualche giorno di relax a Gangi. Un esempio su tutti: nei giorni scorsi sono stato multato per aver conferito rifiuti indifferenziati nei cassonetti che si trovano nel territorio comunale, un vigile solerte mi ha chiesto i documenti dicendomi che mi avrebbero sanzionato per aver conferito i rifiuti fuori dall’orario stabilito da un ordinanza sindacale pubblicata appena da qualche giorno. Io mi chiedo – aggiunge Notararigo – non sarebbe stato opportuno informare adeguatamente i cittadini principalmente chi vive fuori Gangi con una lettera? Mi ero rivolto al primo cittadino per lamentare quanto mi è accaduto, una sanzione che reputo non giusta, il sindaco mi ha risposto che bisogna rispettarla e mi ha invitato a recarmi negli uffici preposti per ritirare i mastelli per la differenziata, perché occorre fare la differenziata anche se fruisco dell’abitazione solo per pochi giorni l’anno. Da buon cittadino mi reco negli uffici indicati dal primo cittadino ma l’amara sorpresa chi non risiede nel centro abitato non può avere i mastelli in quanto il porta a porta funziona solo nel centro abitato mentre chi vive in campagna fuori da tale perimetro può usufruire dei cassonetti e delle piazzole apposite, mi sono chiesto ma non avevo conferito i rifiuti differenziati in una di queste piazzole? e dove un integerrimo vigile urbano appostato come si fa in una battuta di caccia mi ha braccato e beccato con le mani nel sacco, ora mi chiedo in un paese civile non si poteva informare meglio e inviare l’ordinanza anche ai non residenti? E’ un mio diritto e farò ricorso, come è un mio diritto di trascorrere le vacanze altrove o mettere la casa in vendita, quella casa nata per farne un investimento oggi è diventata una zavorra per me e tutta la mia famiglia. Tutto ciò accade a chi viene e investe a Gangi che si fregia delle insegne Borgo dei Borghi e Gioiello d’Italia, oggi frutto di una politica miope e si è passati da un estremo all’altro tra chi da primo cittadino raccoglieva i mozziconi delle sigarette per strada per dare l’esempio di civiltà, a chi invece si monta di autorità e multa i civili turisti che buttano la spazzatura negli appositi cassoneti, ma fuori orario perché non adeguatamente informati”.

Così dopo la multa, la decisione di vendere, puntando il dito contro l’attuale amministrazione comunale, insediatasi meno di 4 mesi fa, che risponde così con una nota a firma del sindaco Francesco Migliazzo

“Ci preoccupano le notizie che ci arrivano di un imprenditore che avrebbe deciso di chiudere la sua struttura imprenditoriale a causa “dell’ottusità della pubblica amministrazione e i vari disservizi” – scrive Migliazzo – Ci preoccupano, ma non ci lasciano sorpresi visto che da qualche giorno il predetto imprenditore aveva lamentato l’irrorazione di una multa di euro 50 da parte di un bravo vigile urbano per non avere rispettato gli orari di conferimento dei rifiuti. Tramite facebook il predetto imprenditore epitetava il Sindaco come “sceriffo” e i suoi collaboratori come una “banda” (una contraddizione in termini ci pare!). Ci sembrano parole ingenerose non tanto per l’Amministrazione comunale quanto per quei cittadini siciliani che rispettano le regole anche perché avvisati da cartelli ben visibili nelle piazzole preposte, per i cittadini lombardi che siamo certi rispettano alla lettera le ordinanze dei propri Sindaci che presumiamo non gli vengano recapitate a casa e per quei cittadini giovani e meno giovani che fanno impresa in Sicilia nonostante le mille quotidiane difficoltà.

La predetta struttura b&b nasce in una zona molto distante dal centro abitato e proprio per questo ha usufruito di un apposito regolamento comunale che concede l’erogazione di acqua potabile alle aree extra urbane purchè si garantisca prioritariamente il servizio nelle aree del centro abitato. Nonostante ciò l’acqua è stata erogata giornalmente come possono testimoniare altre ditte che si sono consorziate per realizzare la condotta di adduzione (così come da esplicita richiesta del predetto regolamento) e che svolgono attività imprenditoriali in campo zootecnico e come testimoniano i contatori idrici. Il Comune ha concesso l’uso dell’acqua, ma le spese per la realizzazione della condotta sono a carico dei consorziati, il fatto che la predetta struttura è molto distante dal centro urbano giustifica le spese consistenti per realizzarla.

Il Comune, inoltre, essendo la strada che collega una provinciale al b&b, interessata anche da altre attività o cittadini solo nel 2014 ha investito ben 70.000 euro di fondi (una cifra enorme considerate le casse comunali e considerato che annualmente per la manutenzione delle strade esterne si destinano circa 100.000 euro) per una manutenzione che ha consentito di migliorare la viabilità; ci dispiace se nel contempo o negli anni successivi per quella strada i privati non abbiano saputo attivare i canali di finanziamento regionale per le strade interpoderali come invece hanno fatto tante altre imprese del territorio e non se ne capisce effettivamente il motivo visto che c’erano le possibilità e le potenzialità. Ci dispiace che i rischi di impresa non siano stati adeguatamente valutati così come invece riescono a fare tra mille difficoltà i tanti imprenditori che investono in turismo e in tanto altro a Gangi e in Sicilia.

Scriveremo  a questo punto alla viceSindaco di Milano, che ha origini gangitane e che ben rappresenta lo spirito e la voglia di fare della Lombardia per chiederle se in Lombardia le ordinanze sindacali non vengono rispettate, se i cittadini che non rispettano gli orari di conferimento dei rifiuti sono trattati con maggiore benevolenza che a Gangi, se le imprese che non valutano bene il rischio di impresa addebitano agli enti pubblici le loro difficoltà. Tutte le critiche sono salutari, queste ci sembrano pretestuose e strumentali visto che sono arrivate solo a valle dell’irrorazione di una semplice multa di 50 euro. L’ordinanza sindacale sulla regolamentazione della raccolta dei rifiuti ci ha permesso di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata di circa il 60% e di tutto questo ne beneficerà tutta la collettività.”

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