Il sequestro dell’isola ecologica: “Non serve autorizzazione ambientale”

Redazione

Cronaca - Cefalù

Il sequestro dell’isola ecologica: “Non serve autorizzazione ambientale”
La replica del sindaco Rosario Lapunzina a poche ora dalla denuncia ricevuta da parte della guardia di finanza

05 Dicembre 2019 - 14:45

“Nessuna autorizzazione ambientale è richiesta dalla normativa in essere per la gestione dei Centri comunali di raccolta”. Così si difende il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina a poche ora dalla denuncia ricevuta da parte della guardia di finanza che ha sequestrato l’isola ecologica in contrada Caldura (in questo articolo maggiori dettagli).

“Il decreto ministeriale dell’ 8 aprile 2008 che ne aveva previsto l’obbligatorietà, pur pubblicato in Gazzetta Ufficiale, non ha mai avuto efficacia, in quanto privo dei necessari riscontri da parte degli Organi competenti, come reiteratamente chiarito dall’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente – prosegue Lapunzina – Il successivo decreto ministeriale del 13 maggio 2009, nel modificare ed integrare il testo originario, ha cassato il termine “autorizzazione ambientale”, inserendo la previsione di una “approvazione” ai fini urbanistici, da rilasciarsi a cura del Comune. Tali passaggi risultano evidenti anche attraverso la lettura della Sentenza della Corte Costituzionale numero 61/2009, dove opportunamente si rileva che la disciplina dei centri comunali di raccolta non è subordinata al regime autorizzatorio previsto dagli articoli 208 e 216 del decreto legilativo 152/2006″.

Pertanto – conclude il sindaco – non sussisteva sul Gestore, e men che meno sul Comune, l’obbligo di richiedere il rinnovo dell’autorizzazione rilasciata con Dds 73/Srb del 30 marzo 2019, ossia in epoca precedente all’emanazione del decreto ministeriale 13 maggio 2019 che ha eliminato la necessità del regime autorizzatorio. Pur nutrendo grande rispetto per l’attività posta in essere dalla Guardia di Finanza di Cefalù, ritengo evidente che siamo in presenza di un errore di interpretazione delle norme, che sarà opportunamente chiarito in Sede competente, già a seguito della circostanziata istanza di dissequestro che è stata prodotta nella giornata di ieri, ai fini della consegna del Centro comunale di raccolta al nuovo gestore del servizio.”

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