La corsa contro il tempo per un trapianto di rene: la polizia “salva” un bimbo

Redazione

Cronaca - Due storie a lieto fine

La corsa contro il tempo per un trapianto di rene: la polizia “salva” un bimbo
Da Catania al Civico di Palermo per un delicato intervento del figlio, è rimasto imbottigliato nel traffico

12 Giugno 2020 - 11:36

La corsa nel traffico di un padre per salvare il figlio ed una mascherina necessaria per entrare al pronto soccorso. L’intervento dei poliziotti è stato risolutivo. Due storie a lieto fine che esprimono la vicinanza e la solidarietà della Polizia di Stato a due famiglie. Alle 18 di qualche pomeriggio fa, un padre sta vivendo momenti di agitazione e panico. È in auto con suo figlio, imbottigliato nel traffico autostradale all’altezza di Termini Imerese. L’uomo, residente in provincia di Catania, ha molta fretta, deve arrivare il prima possibile in ospedale perché il figlioletto, che da molto tempo attende un rene nuovo, può finalmente essere sottoposto al trapianto

Poco prima, infatti, intorno alle 16,30, quel padre aveva ricevuto una telefonata dall’Ospedale Civico di Palermo, nel corso della quale gli avevano comunicato la disponibilità di un rene compatibile. Ma non c’è molto tempo, il medico gli dice che deve necessariamente essere in reparto entro le 18,30. L’uomo, senza indugio, coglie al volo l’occasione che può cambiare per sempre la vita di suo figlio e si mette in auto con lui alla volta di Palermo. A pochi chilometri dalla meta, però, si ritrova bloccato nel traffico, con una flebile speranza di raggiungere in tempo il nosocomio cittadino.

Il padre, disperato e non sapendo cosa fare, decide pertanto di rivolgersi alla Polizia di Stato, chiamando il Numero Unico di Emergenza. La risposta non si fa attendere e l’operatore radio della Centrale Operativa, compresa la gravità e l’urgenza della situazione e coordinando le pattuglie sul territorio, si adopera immediatamente, predisponendo in tutta sicurezza una staffetta affinché l’uomo sia raggiunto in autostrada da una pattuglia e possa poi raggiungere l’ospedale preceduto da una volante.

In pochi istanti, infatti, una volante del Commissariato di Bagheria raggiunge l’uomo e lo scorta alle porte di Palermo. Qui, è “agganciato” da una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che, in una corsa contro il tempo e per la vita, lo conduce in ospedale in tempo per il trapianto. Oggi che l’intervento è riuscito, quel padre ha voluto ringraziare, con una lettera indirizzata al Questore, quegli angeli in divisa che con il loro servizio determinante non hanno solamente risolto la situazione, ma hanno saputo dare conforto ad un padre in quei momenti concitati. Il trapianto è andato a buon fine e la convalescenza del figlio procede bene. Adesso il ragazzo potrà godersi una nuova vita.

Nel secondo episodio, i poliziotti, a tarda notte, durante il servizio di controllo del territorio, mentre stanno transitando nei pressi di un nosocomio cittadino, sono contattati da un utente che chiede loro aiuto. L’uomo chiede ai poliziotti di trovarsi al pronto soccorso perché la moglie ha avuto un malore, ma che non può entrare per starle vicino perché sprovvisto della mascherina protettiva, prevista dalle vigenti normative inerenti la prevenzione dal contagio del Covid 19. Il pronto soccorso non può fornirgliela perché in quel momento sono purtroppo terminate.

Gli agenti intervenuti, compresa la situazione, donano immediatamente all’uomo una delle mascherine che è in loro dotazione, consentendogli così di poter assistere la moglie. Ancora una volta, gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti ad essere vicini ai cittadini, porgendo loro la mano e dando un significato concreto agli alti valori ai quali è sempre ispirato il servizio istituzionale.

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