Il contenzioso per lo svincolo Irosa, la Cassazione “salva” Petralia Soprana

Redazione

Cronaca - La sentenza

Il contenzioso per lo svincolo Irosa, la Cassazione “salva” Petralia Soprana
Il Comune di Petralia Soprana è salvo. Si chiude definitivamente una vicenda durata dieci anni che ruota attorno allo svincolo Irosa

18 Giugno 2020 - 17:17

Il Comune di Petralia Soprana è salvo. Si chiude definitivamente una vicenda durata dieci anni che ruota attorno allo svincolo Irosa e alla rescissione del contratto d’appalto da parte del Comune madonita con l’impresa Strutture Srl per indebita e arbitraria sospensione dei lavori. La Corte di Cassazione ha messo un punto definitivo alla vicenda salvando il Comune di Petralia Soprana dal dissesto finanziario. Con ordinanza 11642/2020 del 16 giugno scorso la Corte ha rigettato il ricorso proposto dall’Impresa restituendo alla sentenza d’appello già vinta dal Comune nel 2014 tutti gli effetti favorevoli.

Una buona notizia per il Borgo più Bello d’Italia, per gli amministratori e per i cittadini. “Sono soddisfatto – ha dichiarato il sindaco Pietro Macaluso – perché nonostante le nostre certezze, fino a quando la vicenda non si chiudeva definitivamente, il rischio, se pur minimo, di avere una sorpresa c’era. La mia caparbietà e quella delle amministrazioni da me guidate nel ricercare ogni elemento utile atto a dimostrare che avevamo ragione ci ha premiato. Una grande vittoria per l’amministrazione comunale, per l’avvocato Lupo e per tutti gli amministratori che mi hanno preceduto che hanno collaborato. Finalmente è stato messo il punto definitivo a questa storia”.

La vicenda riguarda i lavori per la realizzazione dello svincolo Irosa gestiti dal Comune di Petralia Soprana, in quanto Ente capofila, fino al subentro della Provincia Regionale di Palermo nel 2000. E’ stata, infatti, la giunta comunale di Petralia Soprana nel 1982 ad affidare a Giuseppe Cappuzzo la progettazione e la direzione dei lavori della strada intercomunale “Petralia Soprana – Blufi – Irosa – Svincolo autostrada Pa/Ct”. Una strada pensata nel 1975 e sostenuta dall’allora Assessore Regionale al bilancio Pasquale Macaluso per avvicinare all’autostrada le attività produttive dell’area artigianale di bivio Madonnuzza, la miniera di salgemma di Raffo e soprattutto i paesi madoniti che avrebbero giovato dei flussi turistici verso Piano Battaglia. Una idea lungimirante che per il Comune di Petralia Soprana stava per diventare un tracollo per via di un contenzioso iniziato nel 1997, tra l’Ente e la Ditta che doveva realizzare il secondo lotto del progetto iniziale, che, con sentenza del 2009, aveva visto condannare il Comune di Petralia Soprana dal Tribunale di Termini Imerese al pagamento di quasi 3 milioni di euro all’impresa Strutture Srl.

La sentenza era stata appellata dall’amministrazione comunale in carica per il tramite dell’avvocato Franco Lupo che nel 2014 è riuscito a ribaltarla completamente convincendo la prima Sezione Civile della Corte di Appello di Palermo a rigettare tutte le richieste della società ricorrente La gioia per l’amministrazione comunale guidata da Pietro Macaluso durò poco perché la sentenza venne impugnata dall’impresa “Strutture” srl che propose ricorso in Cassazione. Il resto è storia odierna con un risultato da incorniciare.

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