Nuovo decreto di Conte: movida sotto i riflettori. Scuola sì alla presenza

Redazione

Italia - L'emergenza coronavirus

Nuovo decreto di Conte: movida sotto i riflettori. Scuola sì alla presenza
L'ennesimo decreto sull'emergenza Covid-19 e a soli 5 giorni da quello emesso lo scorso 13 ottobre

18 Ottobre 2020 - 21:55

Corre ai ripari il Governo che nel fronteggiare l’emergenza sanitaria da coronavirus ha mostrato parecchie difficoltà e lacune. Oggi arriva un nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, l’ennesimo sull’emergenza Covid-19 e a soli 5 giorni da quello emesso lo scorso 13 ottobre. Ci sono importanti novità, che riguardano soprattutto i luoghi della movida. Ma facciamo ordine.

Giuseppe Conte si presenta con indosso la mascherina. “Un provvedimento che deve consentirci di affrontare questa nuova ondata di contagi, che sta interessando non solo l’Italia, ma anche l’Europa – dice il premier – Non possiamo perdere tempo e dobbiamo scongiurare un nuovo lockdown generalizzato. Non possiamo permetterci una nuova battuta di arresto che comprometterebbe il nostro tessuto economico”. Questione trasporti. I mezzi pubblici lavoreranno con una capienza massima del’80 per cento. I trasporti saranno integrati con i pullman dei privati.

Le scuole non chiuderanno, nemmeno i licei. Saranno previsti solo ingressi scaglionati tra le varie classi per le scuole superiori. Che dovranno, dove possibile, implementare le lezioni anche nel pomeriggio. Un discorso che riguarda anche le università che dovranno rivedere il loro piano di lezioni. Sarà implementato lo smart working al 70 o 75 per cento nell’amministrazione pubblica. Una scelta, questa, che viene consigliata anche per le aziende private.

Questione movida. I sindaci potranno disporre la chiusura al pubblico dopo le 21 di vie e piazze dove si creano assembramenti consentendo il passaggio solo a chi possiede attività commerciali in zona o ai residenti. Tutte le attività di ristorazione che possono effettuare servizio ai tavoli potranno rimanere aperti dalle ore 5 a mezzanotte. Chi non potrà garantirlo, dovrà chiudere alle ore 18. Le consegne a domicilio si potranno effettuare senza limiti di orario, mentre l’asporto è consentito solo fino a mezzanotte. Nei ristorati, in un unico tavolo, potranno sedere al massimo sei persone. E il ristoratore avrà l’obbligo di affiggere un cartello che indichi il numero massimo di clienti che possono accedere rispettando tutti i protocolli di sicurezza.

Le sale gioco, le sale bingo e le sale scommesse chiuderanno alle ore 18. Vietate le fiere locali, le sagre, i congressi e i convegni. Restano consentite le fiere nazionali e internazionali. Rimane vietato lo sport da contatto amatoriale e non sono consentite gare di competizione di attività sportiva dilettantistica. Gli allenamenti sono consentiti in forma individualistica per i professionisti. La palestre e le piscine per il momento non chiuderanno. Conte ha spiegato di voler concedere un’ulteriore settimana di proroga per permettere ai titolari di adeguare le loro strutture ai protocolli anti-covid.

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