Cronaca

Covid, giocano a carte e bevono alcolici in un magazzino di Termini: sanzionati

Continua incessante, su tutto il tessuto cittadino ed in provincia, l’attività della Polizia, finalizzata al rispetto delle disposizioni a tutela della salute pubblica in applicazione delle norme volte al contenimento dell’emergenza Covid-19. Servizi di controllo, predisposti dal Questore di Palermo, finalizzati non soltanto a sanzionare una violazione di legge, ma anche a ricordare quanto irresponsabile e potenzialmente nocivo per la collettività sia il comportamento del non indossare la mascherina in spregio, tra l’altro, di forme di distanziamento, indispensabili per prevenire la diffusione del contagio.

In tale contesto, poliziotti appartenenti al Commissariato di Termini Imerese, sono intervenuti in un magazzino del centro termitano, dove erano stati segnalati assembramenti di persone. Giunti sul posto, gli agenti hanno sorpreso 11 soggetti presenti all’interno del locale (di circa 50 metri quadrati) colti a giocare a carte e a bere alcolici. Gli stessi, (di cui la maggior parte gravata da precedenti di polizia), dopo essere stati identificati, sono stati sanzionati poiché si intrattenevano all’interno del locale in questione, senza mantenere la distanza di sicurezza interpersonale gli uni dagli altri e senza che fossero legati da vincolo di parentela. Nella circostanza uno dei presenti, poiché in atto gravato dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per le violazioni delle previste prescrizioni. Ad intervento ultimato, il proprietario del magazzino, che aveva arredato il locale con alcuni tavoli, delle poltrone, un divano e circa 20 sedie, su richiesta degli agenti, ha ripristinato le condizioni di sicurezza previste dalla normativa anti-contagio.

A Cefalù invece, i poliziotti del Commissariato locale, nell’ambito dei controlli per la prevenzione dei contagi, anche in relazione alla paventata iniziativa di “disobbedienza civica” denominata #ioapro, relativa alle attività di ristorazione, hanno fatto accesso nei locali di una associazione sportiva del centro cefaludese, dal cui interno provenivano musica ad alto volume e una voce maschile che, attraverso un impianto sonoro, coinvolgeva alla partecipazione all’attività sportiva. All’interno dei locali, sotto un piccolo porticato esterno, è stata rilevata la presenza di 6 persone intente a praticare “spinning” a bordo di altrettante cyclette poste ad una distanza ravvicinata le une con le altre, incitate all’allenamento da un istruttore, posto di fronte alle stesse. A tutti i partecipanti alla sessione di allenamento, compreso l’istruttore, è stata contestata la violazione delle misure di contenimento dei contagi da Covid, in relazione al mancato rispetto della distanza interpersonale.

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