Ventimiglia di Sicilia, questa mattina è crollata la Chiesa di Sant’Eligio

Michele Ferraro

Cronaca - Rimangono solo le macerie

Ventimiglia di Sicilia, questa mattina è crollata la Chiesa di Sant’Eligio
Alla Chiesa era stato negato un contributo, poi recuperato, perché non erano stati attribuiti i punti previsti per gli edifici ad elevato rischio per la pubblica incolumità

04 Febbraio 2021 - 17:29

Alla fine, nelle prime ore del mattino di un soleggiato 4 febbraio, la Chiesa di Sant’Eligio di Ventimiglia di Sicilia è venuta giù. Il magnifico edificio religioso, ex Chiesa Maiorca, da anni era in gravissimo stato di abbandono. Di recente il bene monumentale era salito agli onori delle cronache per la riammissione ad un finanziamento di 875 mila euro dal quale era stato escluso per un errore di calcolo del punteggio contro il quale l’amministrazione Comunale aveva presentato ricorso. “Quello che è accaduto colpisce la memoria e l’anima di ogni ventimigliese” afferma il sindaco di Ventimiglia di Sicilia Antonio Rini che, giunto sul posto, ha fatto una diretta facebook per informare i suoi concittadini.

“Proprio questa mattina, mentre si stava consumando questo dramma, al Comune era riunita la commissione sul finanziamento della messa in sicurezza e restauro della Chiesa – ha detto Rini – Ringrazio il parroco Don Gaetano Pravatà che era presente con noi. Ringrazio anche la Soprintendente Selima Giuliano che è venuta ed ha già fatto un sopralluogo. Ovviamente faremo una relazione da inviare a tutti gli organi competenti. Ringrazio la polizia municipale, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che si sono messe subito a lavoro per mettere in sicurezza tutta l’area. Le cose non succedono mai per caso – ha aggiunto Rini – questo è frutto di anni di incuria, anni in cui si è parlato tanto e fatto nulla affinché si potesse ottenere un finaziamento per il restauro della nostra Chiesa”.

Ironia della sorte: proprio un anno fa, il 3 febbraio del 2020, il giornale Palermotoday dava notizia della decisione con la quale il Tar Sicilia accoglieva il ricorso presentato dall’amministrazione comunale tramite l’avvocato Girolamo Rubino, disponendo l’attribuzione con riserva di un punteggio pari a 20 punti (che non era stato inizialmente riconosciuto) e che consentiva al Comune di rientrare fra i progetti ammessi a finanziamento. Il bando in questione era stato pubblicato dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità che aveva predisposto un programma di finanziamento per interventi sulla tutela dell’ambiente e dei beni culturali con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Al progetto presentato dal comune di Ventimiglia non erano stati attribuiti proprio i 20 punti previsti nel caso di interventi di ristrutturazione riguardanti “edifici che rappresentano elevato rischio per la pubblica e privata incolumità”. Il sindaco Antonio Rini si è quindi rivolto al legale per presentare un ricorso e chiedere l’annullamento (previa sospensione) degli atti di gara nella parte in cui era stato erroneamente attribuito al progetto il punteggio assegnato.

 

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