Sit-in all’Ars, presenti anche i ristoratori di Cefalù: “Settore in ginocchio”

Redazione

Cronaca - La protesta

Sit-in all’Ars, presenti anche i ristoratori di Cefalù: “Settore in ginocchio”
La manifestazione è stata indetta da "Mio Italia" per ottenere risposte concrete alle richieste del settore ospitalità e ristorazione

17 Febbraio 2021 - 11:34

Presenti anche i ristoratori dell’Associazione Ristoratori di Cefalù “Ho.Re.Ca.” al sit-in tenutosi questa mattina a Palermo, in Piazza Parlamento indetto da “Mio Italia” (Movimento Imprese Ospitalità) per ottenere risposte concrete alle richieste presentate da mesi e rimaste senza alcun riscontro: risarcimento danni, cassa integrazione, Piano per la ripartenza, con riapertura serale definitiva a favore del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca), messo in ginocchio, non dalla pandemia, ma da una cattiva gestione dell’emergenza. “Parliamo di perdite di fatturato oscillanti tra il 50 e l’80%” affermano Paolo Bianchini e Salvo Longo, rispettivamente presidente e vicepresidente con delega alla Sicilia di Mio Italia.

Al sit-in, oltre ad una delegazione dei ristoratori di Cefalù era presente anche l’amministrazione Comunale, ed in particolare l’assessore al turismo Simone Lazzara, per esprimere sostegno e vicinanza ai ristoratori Cefaludesi. “Non devono finire dimenticati i dipendenti delle imprese, ora in cassa integrazione, ma con l’alta possibilità di licenziamento in caso di mancata proroga – ha aggiunto Paolo Bianchini -. La nostra Sicilia sarà ancora più in difficoltà rispetto ad altre regioni, se il comparto Horeca non tornerà quanto prima a una riapertura che si avvicini alla normalità; sempre nel rispetto dei protocolli, ovviamente. In Sicilia, infatti, viviamo di pesca, agricoltura e servizi, molti dei quali strettamente legati al turismo e alla ristorazione. Ecco perché alla manifestazione a Palermo, arriveranno delegazioni da tutte le province. Vogliamo lanciare un appello al nuovo governo Draghi, affinché presti la giusta attenzione a un settore fondamentale per la nostra regione e per l’Italia”, ha concluso Salvo Longo.

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