Turismo in crisi a Cefalù, il sindaco scrive al prefetto

Redazione

Politica - Covid-19

Turismo in crisi a Cefalù, il sindaco scrive al prefetto
Il testo della lettera che Rosario Lapunzina ha inviato al prefetto dopo la manifestazione tenutasi ieri in Piazza Duomo

18 Marzo 2021 - 09:17

A seguito della manifestazione tenutasi ieri in Piazza Duomo il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, presente al sit-in organizzato dai ristoratori, ha scritto una lettera al prefetto di Palermo al fine di evidenziare e sottolineare il drammatico problema. Ecco qui di seguito il testo

Cefalù, 17 marzo 2021

A S.E. Il Prefetto di Palermo

Dottor Giuseppe Forlani

Eccellenza,

Desidero RenderLa partecipe del fatto che nella mattina di oggi, 17 marzo 2021, presso la Piazza Duomo di Cefalù, innanzi al Palazzo di Città, sede della civica Amministrazione, ha avuto luogo una manifestazione svoltasi in forma statica che, nel rispetto delle vigenti norme per la prevenzione del Covid-19, ha visto la partecipazione composta, civile e rispettosa delle Istituzioni, di circa 200 rappresentanti delle associazioni e organizzazioni di categoria del settore della ricettività turistica, dei servizi legati al turismo, della ristorazione, del commercio per chiedere l’aiuto dello Stato in questo frangente così difficile e incerto.

Nei volti dei manifestanti, nei loro occhi, nelle loro parole si è manifestata visibilmente la gravità di un momento storico che è il più pesante che l’Italia e il mondo stanno vivendo dalla Seconda Guerra Mondiale e che, in realtà come quella di Cefalù, località turistica di livello internazionale, la cui economia poggia pressocché esclusivamente sulle fondamenta del turismo, rischia di produrre macerie economiche, sociali, occupazionali, che, senza correre il rischio di eccessiva enfatizzazione, possono ben paragonarsi a quelle materiali lasciate, in altri contesti, dal conflitto bellico.

Rispetto alle incertezze del presente e all’angoscia di una ripresa che, allo stato attuale, appare ancora lontana, l’Amministrazione comunale che mi onoro di guidare ha il dovere di rappresentarLe che condivide pienamente le istanze che stanno alla base della manifestazione odierna e delle numerose perorazioni che il mondo produttivo della città di Cefalù ha avanzato in diversi ambiti istituzionali.

Il Comune di Cefalù, in questi mesi, con gli strumenti normativi ed economici che ha a disposizione, ha cercato e, tutt’ora cerca, di venire incontro alle esigenze dei cittadini, attraverso forme di sostegno materiale e morale, e delle categorie produttive, anche attraverso l’esenzione dal pagamento della Tassa sul suolo pubblico e altre agevolazioni deliberate dal Consiglio comunale.

Tuttavia siamo ben consapevoli che non è nella possibilità di un Ente locale far fronte al dramma che stiamo vivendo e che mai come ora è necessario dare prova in maniera visibile, fattiva, concreta della solidarietà nazionale, della presenza dello Stato, della grande voglia di riscatto che di cui il Popolo Italiano ha sempre dato prova nei periodi più bui della storia.

Eccellenza,

Oggi, 17 marzo, ricorre la solennità civile del Giorno dell’Unità Nazionale, della Bandiera e dell’Inno Nazionale. Dopo centosessant’anni dal giorno in cui l’Italia cessò di essere una mera ‘espressione geografica’ per diventare uno Stato nazionale, la Repubblica Italiana è chiamata a rifondare l’Unità voluta dai nostri avi attualizzandone il plebiscito sulla base di una nuova rinascita economica, materiale, sociale, politica, nel senso più alto e nobile del termine.

Siamo informati del fatto che il Governo Nazionale ha annunciato nuovi e, ci auguriamo più incisivi, provvedimenti di ‘sostegno’ alle attività produttive colpite dagli effetti devastanti della pandemia e ai lavoratori prostrati dalla perdita del lavoro e dalle incertezze future.

Chi scrive, in uno con la Giunta Municipale di Cefalù, facendosi interprete dei sentimenti di coloro che hanno manifestato in piazza, auspica che i sostegni che il Governo si appressa a varare non siano da intendersi nel significato lessicale di ‘puntelli’, ad una situazione economica che minaccia di crollare rovinosamente ma, piuttosto, nell’accezione di ‘protezione’, di ‘difesa’, di ‘aiuto materiale e morale’ concreto che rinnovi l’orgoglio di appartenere alla Comunità nazionale, il vanto di essere italiani, la fierezza di essere parte di uno Stato che non lascia indietro nessuno, proteggendo i propri cittadini dalle calamità e dalle intemperie della storia.

Eccellenza,

con la presente, insieme con i miei concittadini, le rivolgo un accorato appello affinché Ella si faccia latore presso il Governo Nazionale delle richieste del tessuto sociale e produttivo di Cefalù, la ‘Perla del Tirreno’ la cui lucentezza non può essere lasciata opacizzare, forse definitivamente, dal blocco del turismo conseguente alla pandemia in atto.

Investire sulla rinascita del turismo, significa investire sulla rinascita di un nuovo modello di sviluppo di cui Cefalù, la Sicilia, l’Italia intera hanno immediato bisogno. Non ci è dato di attendere oltre, ne va della tenuta del nostro presente ma, soprattutto, della possibilità di continuare ad immaginare ancora il futuro.

Con sincera stima,
Rosario Lapunzina

 

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