Come giocare in borsa oggi: i consigli di TradingCenter.it per iniziare a fare trading online

Redazione

Italia - Finanza

Come giocare in borsa oggi: i consigli di TradingCenter.it per iniziare a fare trading online
Per iniziare a fare trading online serve aprire una posizione presso uno dei tanti broker online

30 Maggio 2021 - 09:15

Sono sempre di più le persone che decidono di investire i propri soldi con il trading online. Si tratta di una tendenza già presente a livello globale ma che durante i mesi di lockdown nella primavera dell’anno scorso è letteralmente esplosa: le piattaforme di trading hanno fatto registrare un aumento esponenziale dei loro iscritti tanto che una di esse, eToro, ha deciso di quotarsi in borsa con una capitalizzazione di 10,4 miliardi di dollari.

Per iniziare a fare trading online serve aprire una posizione presso uno dei tanti broker online che operano a livello globale. Non tutti i broker però, presentano lo stesso livello di affidabilità, perciò gli esperti di TradingCenter.it consigliano di avvalersi solo di società ufficialmente riconosciute dai principali organi di controllo europei.

Iniziare a fare trading

Prima di iniziare a fare trading una delle valutazioni più importanti da fare è la scelta della piattaforma. Si sono verificati numerosi casi di truffe ai danni di utenti, i quali non avrebbero mai ricevuto i soldi frutto dei loro investimenti a causa di operatori disonesti. Per questo motivo, come ricorda il sito di TradingCenter.it, selezionare solo società conosciute dalla comunità finanziaria è il primo passo per evitare i raggiri.

Per verificare l’affidabilità di un broker si possono leggere le recensioni online su di esso (ovviamente più sono numerose e positive, meglio è) scritte sia da singoli utenti sia da esperti del settore che si occupano di redarre delle guide apposite per scegliere il broker giusto. In ogni caso, è importante che quest’ultimo sia in possesso delle principali licenze emanate dagli organi di controllo sia nazionali che internazionali. In Italia è la Consob che si occupa di regolamentare le società di trading, mentre a livello europeo è diffusa la certificazione CySEC. Per giocare in borsa attraverso le piattaforme di trading, quindi, basta aprire un conto e depositarvi una cifra minima che, secondo TradingCenter.it si aggira intorno ai 200 euro.

Uno strumento molto utile messo a disposizione dai broker più apprezzati è la possibilità di usufruire di un conto demo gratuito. Si tratta di un vero e proprio conto che ricalca a tutti gli effetti le dinamiche e le quotazioni del mercato reale, con la differenza che l’utente investe denaro virtuale. E’ una funzionalità particolarmente amata dai neofiti del trading che così possono mettere in rendersi conto di come funzionano gli investimenti online senza perdere soldi veri.

Su cosa fare trading

Le principali piattaforme di trading mettono a disposizione degli utenti numerosi prodotti finanziari sui quali investire, infatti sono chiamate piattaforme “multi-asset”. Il trader in genere può scegliere se giocare in borsa attraverso le classiche azioni oppure con le materie prime, gli indici, gli ETF, le opzioni o addirittura il mercato del Forex e quello delle criptovalute. Tutti questi asset hanno caratteristiche molto differenti fra loro pertanto, prima di acquistarli, è consigliabile capirne le dinamiche. Il mercato criptovalutario, ad esempio, è noto per il suo alto grado di volatilità: le monete digitali subiscono forti oscillazioni di prezzo e il loro andamento instabile deve essere necessariamente tenuto presente.

Molti trader sono soliti utilizzare i contratti CFD per fare trading. Si tratta di un prodotto finanziario derivato che ha cominciato a diffondersi in Europa da qualche decina d’anni e che consente di investire su titoli estremamente costosi anche possedendo un capitale ridotto. I CFD infatti (la cui sigla sta per “contract for difference” è un contratto stipulato tra l’utente e il broker che prevede la cessione di una somma di denaro variabile in base all’oscillazione di prezzo che intercorre tra il momento in cui un determinato asset viene acquistato e quello nel quale viene venduto.

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