Troppo vicina alla statua della Madonna, spostata la lapide partigiana

Redazione

Cronaca - Termini Imerese

Troppo vicina alla statua della Madonna, spostata la lapide partigiana
Scoppia il caso a Termini Imerese dove, su delibera del consiglio comunale, è stata rimossa da Cimitero una lapide dedicata a partigiani e militari internati

14 Dicembre 2021 - 17:15

Scoppia la polemica intorno alla decisione del Consiglio Comunale di Termini Imerese che ha deliberato la rimozione e lo spostamento in altro luogo della lapide nel cimitero di Termini Imerese che ricorda partigiani e internati militari nei campi nazisti. Il motivo della rimozione è stato preso perché è “troppo vicina” alla statua della Madonna. In pratica si trova sul piedistallo che sostiene la statua. Il consiglio comunale ha approvato con 5 voti a favore e 4 contrari (oltre a tre astenuti) la mozione del consigliere Fabio Sciascia della Lega. Nella lapide sono riportati nomi di partigiani uccisi oppure sopravvissuti come Girolamo Li Causi che nel dopoguerra ha ricostruito e guidato il Pci in Sicilia, è stato senatore e vice presidente della Commissione antimafia. Nella lapide c’è anche il nome della moglie di Li Causi, Giuseppina Vittone, pure partigiana. L’Anpi ha reagito alla decisione del consiglio comunale e ha sottolineato che non può esserci “incompatibilità”, tantomeno di carattere religioso, tra la statua della Madonna e la lapide per i partigiani che venne collocata sette anni fa con la benedizione di un sacerdote. L’Anpi ha chiesto al sindaco Maria Terranova di mantenere la lapide dove finora è stata. La responsabile locale dell’associazione, Caterina Mastrosimone, ha chiesto anche di aprire una discussione pubblica coinvolgendo i parenti dei partigiani termitani “nella consapevolezza che sotto il manto della Madonna devono stare tutti i suoi figli, compresi quelli che hanno combattuto per difendere il loro Paese e per la libertà”. Sul tema interviene anche la Cgil di Termini Imerese. “Riteniamo che il consiglio comunale abbia temi molto seri su cui deliberare che riguardano lo sviluppo della città e di un territorio martoriato in ultimo anche dalle calamità naturali – dichiara la responsabile della Camera del Lavoro Zonale di Termini Imerese, Laura Di Martino – La storia non si tocca. Nel 2016 la lapide è stata volutamente collocata all’ingresso del cimitero, luogo sacro sì, per rendere viva la memoria ed esprimere gratitudine ai termitani protagonisti della lotta al nazifascismo. Occupiamoci di Termini Imerese tenendo viva la storia e ogni sentimento antifascista. Siamo con l’Anpi nel chiedere con forza di non rimuovere la lapide.”

 

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