Cronaca

Frane, non cessa l’allarme. A Petralia Sottana la situazione peggiora

E’ ormai emergenza frane in tutto il comprensorio madonita. Da Petralia Sottana a Cefalù, passando per Polizzi Generosa ma anche Termini Imerese, la terra si è sgretolata lasciando attorno disagi e preoccupazioni. Numerose le abitazioni evacuate e le strade rese impraticabili a causa degli eventi avversi che hanno colpito il territorio negli ultimi mesi (incendi e precipitazioni hanno reso di fatto le Madonie una bomba a orologeria). La Giunta Regionale ha così dichiarato, su proposta motivata del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, lo stato di crisi regionale e ha richiesto lo stato di emergenza nazionale per i comuni colpiti dagli eventi meteo avversi di dicembre 2021 e gennaio 2022 e in particolare Polizzi Generosa e Petralia Sottana.

Fra gli effetti al suolo più rilevanti nella provincia di Palermo c’è appunto la frana verificatasi a Polizzi Generosa che ha coinvolto una parte del centro abitato lungo la via Collesano e la Statale 643. Il fenomeno è in continua evoluzione ed al momento ci sono 20 edifici evacuati e 21 sfollati. Il dissesto, oltre ad aver causato la distruzione e il danneggiamento di numerosi edifici e gravemente danneggiato la Statale 643, rischia di interessare i rami delle condotte fognarie che passano sotto la strada e, a valle, ha coinvolto anche l’impluvio sottostante con pericolo di ostruzione della linea di deflusso. Il fronte del dissesto minaccia di propagarsi anche agli edifici di monte. “Abbiamo programmato per giovedì una riunione coi vertici del Dipartimento Regionale della Protezione Civile – spiega Gandolfo Librizzi, sindaco di Polizzi Generosa – faremo il punto della situazione e concorderemo delle azioni per la messa in sicurezza del tratto e quantomeno provare a riaprire il pezzo di strada interessato”.

A Petralia Sottana invece peggiora il quadro della recidiva frana che ha colpito il centro storico. Mercoledì scorso, infatti, un allargamento delle lesioni e dell’estensione del campo di frana ha reso ancor più critica la situazione. Sono già state evacuate 10 famiglie per un totale di 26 persone. Risultano ancora in corso le ricognizioni e le operazioni di soccorso e non è ancora possibile avere un quadro esaustivo, ma l’impatto sul territorio ha provocato danni ingenti non ancora quantificabili. Il percorso è quindi in evoluzione e il numero degli evacuati è destinato ad aumentare. “Continua il monitoraggio dal quale si denota un quadro fessurativo in lenta evoluzione – afferma Leonardo Neglia, primo cittadino di Petralia Sottana – si registrano nuove lesioni nelle abitazioni e nei selciati”.

Altri effetti rilevanti si sono registrati nel comune di Termini Imerese con diverse interruzioni, per smottamenti, sia alla viabilità comunale che alle strade provinciali e in particolare in Contrada Impalastro, a monte dell’autostrada A19 Palermo-Catania, con il collasso di una infrastruttura viaria causata dalle acque meteoriche non regimentate dai terreni a monte, dove insistono anche fabbricati abitati. Proseguono i lavori invece sulla Statale 113, tra Termini Imerese e Campofelice di Roccella, dove una frana ha reso il tratto impraticabile. Sono già stati riempiti infatti i primi gabbioni e si sta procedendo con la seconda fase. Rassicuranti le dichiarazioni di Gaetano Castellana, assessore ai lavori pubblici e viabilità del comune di Termini Imerese.

“Abbiamo effettuato un sopralluogo congiunto con i membri Anas e ci è stato comunicato che entro marzo si provvederà alla riapertura parziale del tratto. Al momento si potrà assicurare la circolazione ad una sola carreggiata. Nelle more di ulteriori interventi e provvedimenti risolutivi”. Desta preoccupazioni invece la frana che ha colpito la Provinciale 54 bis che collega Cefalù a Gibilmanna: “Ho personalmente contattato il vice Prefetto che ha sollecitato gli enti preposti – sottolinea Saro Lapunzina, sindaco di Cefalù – ad oggi però non abbiamo in mano nulla di concreto. Chi di dovere si sbrighi ad intervenire, la situazione rimane abbastanza critica”.

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