Cerda, strangolata in casa dai cugini, Cassazione conferma l’ergastolo

Redazione

Cronaca - La sentenza

Cerda, strangolata in casa dai cugini, Cassazione conferma l’ergastolo
I due furono fermati dai carabinieri tre mesi dopo la morte di Alina Elena Bità

17 Maggio 2022 - 17:04

Anche i giudici della corte di Cassazione hanno confermato i due ergastoli inflitti a Paul Andrei Todariscu, 21 anni, e Florin Buzilà, di 20, i due cugini imputati dell’omicidio di Alina Elena Bità, la giovane madre strangolata nella casa in cui viveva col marito a Cerda, il 9 ottobre del 2017. I giudici hanno anche confermato il risarcimento dei danni ai parenti della vittima.

I due furono fermati dai carabinieri tre mesi dopo la morte di Alina. I militari durante le indagini avevano acquisito gravi e concordanti elementi indiziari nei loro confronti. Avrebbero agito a seguito di un tentativo di un furto non riuscito, all’interno dell’abitazione.La ventottenne quella mattina si era fidata ed aveva aperto la porta di casa ai parenti. La giovane donna era stata trovata senza vita nel suo appartamento in via Sciolino a Cerda e, gli investigatori furono insospettiti dagli strani segni sul collo di Alin. I carabinieri giunti sul posto dopo la telefonata di una vicina, trovarono la donna riversa per terra, con la figlioletta non distante da lei. Gli investigatori per ricostruire il quadro completo della vita della donna ed escludere il malore, avevano anche ascoltato il marito. Ma i rilievi del Ris, l’autopsia e le hanno fatto luce sulla tragica vicenda, individuando una traccia del dna di Todirascu sotto un’unghia della vittima.

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