Italia

Il gioco pubblico tra 2022 e 2023, Sicilia regione “rosa”

Il presente del gambling siciliano parla di una crescita importante del numero delle giocatrici e di una ripresa collettiva per tutto il settore. Con la speranza che sia un percorso che continui anche nel 2023.

Una regione rosa per quanto riguarda il gioco. La Sicilia, infatti, è insieme al Lazio una delle regioni italiane in cui le giocatrici sono più numerose. Lo dice la ricerca che porta il titolo di “Female Gamers vs Male Gamers”, con dati relativi al settembre 2022 e firmata dall’Osservatorio Italiano eSports insieme alla società di ricerca di mercato del Soprism.

Una ricerca interessante, utile per capire le differenze tra utenti donne e utenti uomini, le loro abitudini, le loro preferenze. Quello che emerge è ancora una grande supremazia dei giocatori, che sono 3,8 milioni, ovvero il 76%, contro il 24% delle donne (vale a dire 1 milione e 200 mila). Altra statistica importante è quella relativa all’età: le donne che sono appassionate di gaming sono riconducibili soprattutto alla fascia 18 24 anni, mentre gli uomini superano anche i 34. Interessante anche capire quali sono i titolo più gettonati: se per Fortnite e Fifa, la maggioranza degli utenti è sempre maschile, in World of Warcraft è avvenuto il sorpasso: 56% di giocatrici contro il 52% dei giocatori.

Numeri interessanti, insomma, che sono utili per capire anche dove sta andando il mercato del gioco italiano. Soprattutto la filiera del gioco pubblico, alle prese con sfide importanti come quella del gioco responsabile oppure la lotta a quello illegale, problema che abbiamo trattato in un questo articolo del 2021. L’altra grande questione, centrale e di grande attualità, è quella della regolamentazione.

Sono anni, si legge su Gaming Insider, che le aziende e i brand di gioco pubblico chiedono un miglioramento e un aggiornamento dell’impianto normativo, per arrivare a una stabilità che manca da troppo tempo. Si dovrà parlare, ad esempio, della questione delle concessioni, i cui rinnovi vanno riformati così da consentire agli operatori previsioni di medio periodo che oggi sono praticamente impossibile. Serve un aggiornamento, poi, anche delle misure di contrasto al gioco patologico, con una omologazione di norme e leggi tra enti locali e organi di controllo. Serve, infine, una rinnovata sensibilità e attenzione all’informazione del cittadino, alla sua sensibilizzazione e alla sua educazione, in maniera tale da formare utenti liberi di compiere le proprie scelte in ambiente online, conoscendo bene rischi e pericoli del web. Una battaglia fondamentale per tutto il gambling, dalla Sicilia all’Italia intera.

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