È cominciata tra le polemiche a Castelbuono la demolizione del cine-teatro “Le Fontanelle“. Al suo posto sorgerà, secondo il progetto adottato dal Comune, un centro polifunzionale con una sala per incontri e altri servizi. Il progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale ha suscitato reazioni critiche, raccolte di firme e appelli di vari artisti che invece chiedono la ristrutturazione del teatro e la sua destinazione a centro policulturale. Il confronto con l’amministrazione comunale di Castelbuono, guidata da Mario Cicero, che dura da oltre due anni, è passato anche attraverso il consiglio comunale dove l’opposizione e gli esponenti di un comitato hanno prospettato soluzioni alternative poi riprese in un manifesto. Tra le quasi 1.200 firme raccolte dal comitato ci sono quelle di artisti molto noti come Gabriele Lavia, Pamela Villoresi, Monica Guerritore, Marco Massini, Anna Galiena, Mariagrazia Cucinotta, Stefano Accorsi, Pier Francesco Favino, Fabrizio Ferracane. Alcuni hanno contribuito con video e adesioni argomentate.
Il cine-teatro, chiuso da tempo, si trova sotto il castello medievale dei Ventimiglia che ospita, tra l’altro, il museo civico. Era stato realizzato negli anni ’50 sul corpo di un teatro settecentesco. Fermo e convito sulla scelta della demolizione il sindaco Mario Cicero che, di recente, ha rivendicato la bontà della scelta in due post pubblicati su facebook, il primo il 24 febbraio: “Oggi 24 Febbraio 2023 si è iniziato a togliere la copertura di amianto dall’ex cineteatro le Fontanelle, tra qualche giorno iniziano a demolire questa struttura brutta, che mortificata piazza Castello, oscurando la maestosità del Castello di Castelbuono. Con la costruzione del nuovo Teatro/centro polifunzionale, avviamo una nuova stagione culturale e sociale della nostra comunità.” Il secondo due giorni fa: “Oggi si sono fatte le prove generali, per provare la ruspa che con attrezzatura speciale, da lunedi inizierà la demolizione, del cineteatro le Fontanelle. Mi sento di affermare che è una data storica. Questo momento si aggiunge a tanti altri, che hanno caratterizzato l’impegno politico dal 93 in poi, che ha visto la nostra Castelbuono impegnata nel recupero del patrimonio monumentale e culturale, oggi tutto fruibile.”