FlyEye, sindaci uniti contro le lentezze dalla Regione: opera indispensabile

Redazione

Cronaca - A Monte Mufara

FlyEye, sindaci uniti contro le lentezze dalla Regione: opera indispensabile
"Progetto condiviso da tutto il territorio madonita" scrivono 24 sindaci, ma in serata arriva un distinguo da Petralia Sottana

09 Marzo 2023 - 10:32

Dopo l’allarme lanciato ieri dal nostro giornale sul rischio di abbandono del progetto Fly Eye da parte dell’ESA (leggi qui), riceviamo e pubblichiamo la lettera in difesa del progetto firmata da tutti i sindaci del territorio: “Il Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche GAL Hassin di Isnello rappresenta una eccellenza nel campo della astronomia. A testimonianza di ciò le numerose manifestazioni di interesse espresse da Enti ed Istituzioni nazionali ed internazionali, insieme alle importanti collaborazioni attualmente in essere, tra gli altri, con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).”
Per queste capacità di alto profilo scientifico che il Centro ha dimostrato negli anni, unitamente al fatto che il cielo delle Madonie è uno dei cieli più belli d’Europa per le osservazioni scientifiche, l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha deciso di collocare, in Sicilia, su Monte Mufara, accanto al telescopio WMT (Wide-field Mufara Telescope) già installato e in fase di collaudo, il rivoluzionario telescopio FLY EYE per il rilevamento degli asteroidi pericolosi per la terra. Si tratta di un progetto innovativo e molto importante che colloca la Sicilia e l’Italia all’interno di un circuito mondiale leader nella osservazione ottica per la sorveglianza e il monitoraggio dello spazio.
La collocazione del telescopio FLY EYE su Monte Mufara è stata condivisa da tutto il territorio madonita, dal Parco delle Madonie, dai Sindaci dei Comuni madoniti, che in numerosi tavoli tecnici tenuti sia presso la sede del Parco delle Madonie, nonché in Consiglio del Parco, sia presso la sede dell’Assessorato Regionale per il Territorio e l’Ambiente, hanno espresso la ferma volontà di procedere con la installazione del Telescopio, superando financo talune criticità, che erano state sollevate.
Le norme attualmente in vigore (Artt. 20 e 27 co. 3 del D. A. n. 263/1996) consentono in tutto il territorio di Parco ampliamenti e realizzazioni di strutture necessarie alla ricerca scientifica. Allo stesso modo, un parere del CGA, il n. 878/11, sancisce il principio per cui “ricerca e tutela afferiscono a valori costituzionali da contemperare in una visione armonica ed equilibrata, soprattutto quando le esigenze peculiari dell’una non siano liberamente ed efficacemente realizzabili se non grazie all’apporto collaborativo dei soggetti esercenti la seconda”.
In ultimo con la legge di stabilità regionale (lr 2 del 2023), l’art 38 ha stabilito che “In tutto il territorio del Parco sono consentite opere finalizzate alla ricerca scientifica proposte da agenzie nazionali e dichiarate di interesse strategico dalla Giunta regionale, in deroga alle disposizioni di vincolo previste dallo statuto del Parco.” Il territorio madonita, dunque, sostiene fermamente l’ambizioso progetto. L’inattività del Governo regionale che deve dare il via libera definitivo al progetto, sostenendolo e attivandosi concretamente senza indugiare oltre sta di fatto determinando il declino del progetto e la conseguente perdita di una grande opportunità di crescita culturale, sociale ed economica unica.

La nota è firmata dai sindaci e amministratori delle Madonie: Marcello Catanzaro – Sindaco di Isnello; Pietro Macaluso – Sindaco di Petralia Soprana e Presidente dell’Unione dei Comuni Madonie; Piero Polito – Sindaco di Petralia Sottana; Gandolfo Librizzi – Sindaco di Polizzi Generosa; Gaetano Bellavia – Assessore Comune di Polizzia Generosa; Pier Calogero D’Anna – Sindaco di Bompietro; Calogero Puleo – Sindaco di Blufi; Francesco Calderaro – Sindaco di Castellana Sicula; Giuseppe Ferrarello – Sindaco di Gangi; Luigi Iuppa – Sindaco di Geraci Siculo; Giuseppe Minutilla – Sindaco di San Mauro Castelverde; Pietro Musotto – Sindaco di Pollina; Mario Cicero – Sindaco di Castelbuono; Daniele Tumminello – Sindaco di Cefalù; Giovanni Meli – Sindaco di Collesano; Giuliano Cortina – Sindaco di Scillato; Antonino Mesi – Sindaco di Montemaggiore Belsito; Salvatore Di Carlo – Sindaco di Caltavuturo; Michela Taravella – Sindaco di Campofelice di Roccella; Giuseppe Solazzo – Sindaco di Sclafani Bagni; Giuseppe Scrivano – Sindaco di Alimena; Franco Schittino – Sindaco di Lascari; Franco Fiore – Sindaco di Caccamo; Michele Panzarrella – Sindaco di Aliminusa.

Dopo la diramazione della nota comune è giunta alla nostra redazione una ulteriore precisazione del Comune di Petralia:
Il Comune di Petralia Sottana precisa quanto segue: da subito il ruolo dell’Amministrazione, pur riconoscendo l’alto valore scientifico dell’opera, è stato quello di avere precise garanzie circa la salvaguardia ambientale e le ricadute sul territorio. Ciò in osservanza delle leggi vigenti di tutela dell’Ambiente, dei vincoli normativi e delle recenti sentenze della Corte costituzionale.
In tal senso, il Comune di Petralia Sottana si è fatto promotore e ha partecipato ad un incontro svoltosi l’8 agosto 2022 presso l’assessorato Territorio e Ambiente alla presenza dell’allora Assessore Cordaro, dei rappresentanti dell’ESA, della società di progettazione dell’opera, dei sindaci del territorio e dell’allora Presidente dell’Ente Parco delle Madonie Angelo Merlino. In quel contesto sono state evidenziate diverse criticità in termini di consumi di energia, di impatto visivo e ambientale e presi impegni specifici circa la riduzione degli effetti, le compensazioni per il territorio e i sistemi di controllo. In ultimo si è prefigurato un percorso che prevedeva “l’emissione del parere da parte del CRPPN” e l’attivazione di un tavolo di lavoro costante. Ribadiamo, in un percorso trasparente e certo che eviti eventuali contenziosi, la necessità di chiarire ogni aspetto normativo nei tavoli competenti che saranno attivati dall’Assessorato Regionale. Solo a valle di questo processo di verifica si potrà procedere al rilascio dell’autorizzazione nelle modalità di legge che attribuisce l’ultima parola all’Assessorato Territorio e Ambiente. Il Parco delle Madonie è innanzitutto un’area di elevato pregio naturalistico, riconosciuto ormai a livello mondiale. Auspichiamo che tutte le attività siano improntate a coniugare i fini di salvaguardia delle peculiarità ambientali con quelli di ricerca scientifica.

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