Sequestrati 60 chili di pesce senza tracciabilità e 20 chili di novellame. È il bilancio di una serie di controlli effettuati dalla Guardia Costiera e dalla polizia a Cefalù. In particolare, durante un controllo, all’interno di due secchi posti all’interno del vano portabagagli di una auto, i militari hanno trovato venti chili di “neonata“. A seguito d’ispezione del servizio veterinario dell’Asp di Cefalù, che ne ha constatato lo stato di cattiva conservazione, il prodotto ittico è stato dichiarato non idoneo al consumo umano e pertanto distrutto. Al trasgressore è stata elevata una sanzione amministrativa pecuniaria in proporzione al quantitativo trasportato in modo illegale.

In un altro controllo invece, i militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Cefalù hanno proceduto al sequestro di circa 60 chili di pesce esposto per la vendita senza tracciabilità. Anche in questo caso è stata elevata una sanzione amministrativa a carico del venditore mentre una parte del prodotto, dichiarata idonea al consumo umano, è stata devoluta in beneficenza.”I controlli – fanno sapere dalla Capitaneria di Porto – proseguiranno nei prossimi giorni a tutela della risorsa ittica, del consumatore finale e degli operatori della pesca che operano nel rispetto delle regole”.