Quattro chiacchiere con… Pier Calogero D’Anna: “Molto da fare per Bompietro”

Fabio Di Gangi

Cronaca - L'intervista

Quattro chiacchiere con… Pier Calogero D’Anna: “Molto da fare per Bompietro”
E intanto il primo cittadino del borgo madonita annuncia la sua ricandidatura

23 Maggio 2023 - 08:29

Pier Calogero D’Anna è stato eletto sindaco di Bompietro nel 2019, un bilancio su questi 4 anni di amministrazione.
“Il mio parere non può che essere positivo, non è stato affatto un periodo semplice. Dopo appena un anno abbiamo dovuto fronteggiare diverse emergenze causate dal forte vento di gennaio 2020. Nella pandemia mi sono trovato senza personale di Polizia Municipale e ho dovuto effettuare personalmente tutti i controlli del caso. Voglio ringraziare pubblicamente i cittadini e la Misericordia per il grosso aiuto fornito, Bompietro ha risposto presente. Inoltre, una delle più grandi soddisfazioni è stata quella di poter realizzare la strada che ci collega a Irosa in poco meno di 10 minuti. Sono in atto alcuni lavori in piazza a Locati, abbiamo rimodernato la rete idrica fognaria, insomma, quasi tutti gli obiettivi previsti dal programma elettorale sono stati portati a termine. Alcuni punti sono un po’ più complessi e speriamo di completarli nei prossimi 5 anni”.

Quindi sta già annunciando ufficialmente la sua ricandidatura?
“Si, mancano alcuni dettagli da definire, ma molto probabilmente chiederemo un’altra volta la fiducia degli elettori”.

Poco fa faceva riferimento ad una carenza di risorse umane…
“La situazione è drammatica, noi come altre piccole realtà del Sud Italia navighiamo in un mare d’incertezza. Purtroppo molti comuni saranno costretti a respingere i fondi del Pnrr a causa di una mancanza di progettazione dovuta alla carenza di personale”.

In quali settori le principali difficoltà?
“Polizia Municipale, segreteria e ufficio tecnico. Abbiamo lacune importanti”.

Quali sono i rapporti con l’opposizione?
“Bisogna condividere l’idea che si deve lavorare in sinergia per il bene del paese. Purtroppo questo è accaduto un po’ tardi, ma speriamo possa essere di buon auspicio per il futuro”.

Lei parlava di “obiettivi complessi” da raggiungere nel prossimo quinquennio. Bompietro in cosa può migliorare?
“Possiamo migliorare nei servizi. Meno investimenti nelle opere pubbliche e più opportunità per i ragazzi. Abbiamo un’area totalmente abbandonata, ovvero l’area delle piscine. Si potrebbero creare delle attività, bisogna investire. Un altro esempio è Villa Gangi, purtroppo il bando precedente è andato deserto, ma verrà riaperto a breve. Spero che qualcuno sia interessato, il gestore dovrà solamente occuparsi della manutenzione, affideremo la gestione a titolo gratuito. Il posto si presta ad un’accogliente pizzeria estiva, come già accaduto in passato, cercheremo di valorizzarla nel migliore dei modi. Abbiamo partecipato al bando borghi e siamo stati i primi non finanziati, con lo scorrimento della graduatoria credo che potremmo toglierci grandi soddisfazioni: struttura chiusa a Villa Gangi per poter permettere la fruizione nei mesi invernali, percorsi di trekking, rigenerazione urbana, insomma, delle piccole iniziative per favorire investimenti reali”.

Ulteriori progetti?
“Captazione delle acque, progettazione di un archeodromo, realizzazione di strade che favoriscano gli agricoltori a poter raggiungere le proprie terre, stiamo lavorando molto anche sulla digitalizzazione. Molte persone negli ultimi anni hanno acquistato casa a Bompietro, siamo entrati tra i comuni turistici della Sicilia. Il Mav (Museo Archeologico Virtuale) di Bompietro è stato riconosciuto centro culturale, abbiamo puntato molto sulle antiche tradizioni e sul recupero di attività manuali. Stiamo lavorando anche come Unione, abbiamo accettato l’allargamento ad altri 8 comuni a condizione che l’Unione diventasse Autorità di Gestione. E’ una grossa conquista”.

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