Si è tenuta a Borgo Verdi nel comune di Petralia Soprana, la sesta edizione di “Gust’Art- A tavula è trazzera”. L’evento, proposto dall’associazione produttori Borgo Verdi e che ha lo scopo di recuperare le origini, i suoni, colori e gusti di uno stile di vita mediterraneo che solo il “vero borgo” è capace di rappresentare, ha visto un boom di visitatori incantati da un mix di arte e gastronomia immerso nel verde del cuore delle Madonie.
“Ringrazio soci e volontari che si sono spesi per giorni per la buona riuscita dell’evento – ha detto il presidente dell’associazione produttori Borgo Verdi Enzo Delini – abbiamo registrato una massiccia partecipazione, siamo molto soddisfatti. Appuntamento al 2024”.
Momento piacevole della giornata l’esibizione dei ragazzi della “Symphony of Drums”, composta da alunni dell’istituto Polizzano di Gangi che, diretti dal maestro Salvatore La Placa, hanno utilizzato strumenti atipici come secchi, pentole e piatti facendo rifiorire “melodie” ben custodite nel cuore dei più grandi. “La battaglia dei topi e delle rane” tratta dal poemetto attribuito a Omero, che descrive scherzosamente, ma con stile, una delle epiche controversie del passato, portata giocosamente in scena da Riccardo Farinella. A rendere ancor più magica la “domenica del villaggio” le opere del pittore Giuseppe Genduso, Alfredo La Placa con le meravigliose ceste e panieri di canne e ulivi e la mostra di macramè di Santina Richiusa.
A conquistare i palati raffinati degli ospiti gli oli e le essenze aromatiche prodotte nel territorio a cura del progetto “Aromatiche Madonie”, “il minestrone di Enzo” con oltre trenta ortaggi e le delizie della macelleria Agroverdi. Lungo la “trazzera” che attraversa il borgo si sono quindi alternate postazioni culturali e postazioni gastronomiche e i duecento visitatori sin dalla tarda mattinata sono stati catapultati in un’atmosfera rurale di altri tempi. La manifestazione è stata gemellata con il 70° anniversario della nascita del ballo della cordella di Raffo e nel pomeriggio, lo spettacolo curato dal gruppo “U Rafu terra del sale”, ha incantato presenti e appassionati.
