Tragedia a Campofelice, operaio muore schiacciato da un muro in cantiere

Redazione

Cronaca

Tragedia a Campofelice, operaio muore schiacciato da un muro in cantiere
Le indagini sono state delegate ai carabinieri e ai tecnici dello Spresal

21 Febbraio 2024 - 17:35

Ancora una morte sul lavoro in provincia di Palermo. Oggi pomeriggio un operaio di 50 anni è rimasto ucciso dal crollo di un muro di una casa in ristrutturazione in via Madonnina di Gibilmanna a Campofelice di Roccella. Da quanto si apprende l’operaio era al lavoro quando all’improvviso la parete della casa lo ha travolto schiacciandolo a terra. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto l’uomo dalle macerie e i sanitari del 118 che hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo. Le indagini sono state delegate ai carabinieri e ai tecnici dello Spresal.

“Lo diciamo da tempo, è inaccettabile che il lavoro, che dovrebbe essere luogo di realizzazione e crescita professionale, sia invece causa di incidenti così gravi. Siamo vicini alla famiglia dell’operaio rimasto vittima, all’età di quasi cinquant’anni, a causa del crollo di un muro di una abitazione su cui stava lavorando, nel palermitano. Siamo stanchi di assistere a questa scia sangue”.

Ad affermarlo sono Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Francesco Danese segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani intervenendo sull’incidente mortale. “Le indagini – continua – chiariranno le dinamiche ma per noi resta inaudito e inaccettabile morire così. Servono controlli in tutti i cantieri perché le regole devono essere sempre rispettate”.

Sul tema della sicurezza la Cisl sta avviando a livello nazionale una mobilitazione contro le morti e gli infortuni sul lavoro, con assemblee nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione, per discutere di un decalogo scritto dalla confederazione sulle richieste del sindacato. “Bisogna aumentare il numero degli ispettori del lavoro, maggiore prevenzione, formazione, le garanzie sugli appalti pubblici vanno estese ai grandi cantieri privati e serve una stretta penale per le aziende che non rispettano le regole. Dalle scuole bisogna ripartire, poi, perché serve diffondere nei nostri territori una vera e propria cultura della sicurezza, perché sulla vita dei lavoratori non si può né fare economia né essere superficiali”, ha concluso La Piana.

Fra le proposte nazionali della Filca Cisl c’è dunque: la formazione obbligatoria preventiva sulla sicurezza a tutti coloro che entrano in cantiere, come prerequisito per l’avvio di attività edile in Camera di Commercio per garantire che le nuove imprese siano preparate alle sfide che il mercato impone; l’introduzione della figura del promotore della sicurezza, un consulente per le attività ispettive e ancora alfabetizzazione edile per gli stranieri; una cartella digitale del cantiere trasparente per tutti gli appalti e garanzia dei lavori privati di mantenimento degli stessi standard contrattuali per tutta la catena d’appalto.

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