Morta di parto a Nicosia, la famiglia di Antonella Seminara si costituisce parte civile

Redazione

Cronaca

Morta di parto a Nicosia, la famiglia di Antonella Seminara si costituisce parte civile
L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Chiamata in causa anche l’ASP 4 di Enna

18 Gennaio 2016 - 00:00

Omicidio colposo, è questa l’ipotesi di reato sulla quale il tribunale di Enna dovrà stabilire se rinviare o no a giudizio M.C.D. e R.V., le due ginecologhe in servizio all’ospedale Basilotta di Nicosia il giorno in cui la Antonella Seminara perse la vita, dopo il trasferimento d'urgenza a Sciacca, a causa di una grave emorragia.

Alle dottoresse in particolare viene contestate la negligenza che avrebbe condotta alla morte la puerpera che, secondo la ricostruzione dell’accusa, si sarebbe potuta salvare se solo a Nicosia avrebbero agito con più solerzia.  Antonella Seminara invece è deceduta durante il trasferimento all'ospedale di Sciacca, nell’agosto 2013, per le gravi conseguenza causate dal distacco della placenta.

Durante l’ultima udienza, tenutasi il 17 settembre scorso, il giudice Commandatore ha autorizzato le parti civili e chiamare in causa, come responsabile civile, l’Asp 4 di Enna. E’ stata infatti accolta, dopo un primo temporaneo rigetto, la richiesta dei genitori della vittima, Santo Seminara e Giuseppina Dinolfo e del fratello Pietro Seminara, di costituirsi parte civile. Fissata per il prossimo 2 gennaio la nuova udienza preliminare per la costituzione del responsabile civile. 

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