Seconda Categoria: Scavuzzo e Glorioso, allenatori a confronto

Raffaele Taibi

Sport

Seconda Categoria: Scavuzzo e Glorioso, allenatori a confronto
Dopo l’intervista al tecnico della Pro Loco S. Ambrogio, oggi microfoni al tecnico dell’Asd Città di Gangi

18 Gennaio 2016 - 00:00

Mancano solo tre giornate alla conclusione della regular season del Girone B di ll Categoria e rimane ancora incerta la composizione dei play-off da cui verrà fuori la formazione che farà compagnia al Geraci, che, rispettando i pronostici della vigilia, ha meritatamente tagliato il traguardo della promozione con largo anticipo.

L'attuale classifica vede in vantaggio il Gangi a quota 37 punti, seguito dal Rosmarino a 31 e dalla Proloco S. Ambrogio a 29. Esclusa dai giochi l'Halaesa, che, anche vincendo tutte le partite, non potrebbe comunque ridurre il gap dal Gangi a 10 punti o meno.

Le possibili ipotesi vanno da un'improbabile salto diretto in l Cat. del Gangi (se le due avversarie dovessero pareggiare tra loro e poi perdere le successive), a quella che sembra la soluzione più probabile, ossia un primo play-off tra le due inseguitrici col Gangi ad aspettare in casa – con i vantaggi del caso – la vincente tra le due. Un'ultima possibilità abbastanza remota sarebbe un crollo della Proloco che la escluderebbe per distacco, lasciando via libera a un'unica finale secca tra il Gangi e i nebroidei.

Un panorama molto incerto, dunque, in cui però prevale una costante: il Gangi sarà comunque protagonista. Proviamo ad analizzare col suo giovane allenatore il momento della sua squadra e lo scenario che si trova ad affrontare.

 

Mister Scavuzzo, la settimana scorsa abbiamo raccolto le interessanti dichiarazioni del suo collega Glorioso, coach della Proloco S. Ambrogio, anch’essa protagonista di un ottimo torneo ed in piena corsa per la promozione. Ora facciamo anche a lei le stesse domande per conoscere il suo pensiero sugli importanti temi che interessano questo appassionante finale di torneo. Ci parli anzitutto del suo percorso che lo ha portato alla guida del Città di Gangi:

L'incontro è avvenuto 4 anni fa. Iniziai con gli allievi: due anni bellissimi con dei ragazzi stupendi, oltreché un secondo posto e una vittoria del campionato provinciale, nel frattempo continuavo a giocare nell'altra squadra del Paese, la Polisportiva Gangi, in cui ho passato degli anni bellissimi con degli amici più che compagni di squadra e dirigenti. Dopo la stagione dello spareggio contro il Madonie Polizzi, anche a causa di innumerevoli infortuni muscolari, l'Asd mi ha dato questa opportunità, ed io l'ho presa al volo. I programmi comuni dicono questo: progetto di crescita dei giovani locali con valorizzazione delle risorse a disposizione e costruzione di un programma calcistico vincente per il nostro paese. Semplicemente questo.

 

Mi presenti la squadra, quanti sono i giovani, gli anziani, i talenti, come li fa giocare.

La Società è anzitutto formata da splendidi dirigenti attaccati al pallone da decenni, inseguendo campi in giro per la Sicilia, da me e Luigi Logiudice, amico più che compagno di panchina, alla guida tecnica. La rosa è composta da più di 25 elementi, perlopiù da giovani che vanno dal 91 al 97. Abbiamo tre elementi di esperienza che danno una mano ai ragazzi: il nostro capitano, cuore biancorosso e protagonista, tra l'altro, degli anni d'oro del calcio paesano, Nicolino Seminara; il bomber sempreverde Callari, anche lui reduce da esperienze in categorie importanti; l'ottimo Miserendino, difensore d'esperienza e qualità. Tra i giovani, penso di poter dire di avere in mano almeno 6/7 elementi di talento puro, gli altri mi sorprendono sempre per la voglia che ci mettono e i miglioramenti incredibili durante ogni allenamento, anche i più giovani spesso poco impiegati in partita, ma da loro avremo tanto anche in futuro. Quest'anno stiamo giocando con un 4-3-1-2. Aldilà del modulo, chiedo ai ragazzi sempre di avere coraggio, cercare sempre di vincere la partita partendo con palla a terra da dietro, rimanendo compatti e attaccando sempre tutti assieme. Credo che la nostra forza sia il gruppo, sono felice ed orgoglioso di questi ragazzi, grandi e piccoli, danno sempre il massimo e più che compagni sono amici, non cambierei questo gruppo con nessun'altro.

 

Mi parli del girone, degli avversari più incisivi, come mai le madonite fanno meglio delle messinesi,

Il Girone ha 4 compagini nettamente più forti delle altre, anche se fino a gennaio, parecchie squadre, tipo l'Halaesa Tusa o l'Acquedolci, hanno tenuto il passo anche per la presenza di giocatori provenienti da campionati superiori. A gennaio, visto l'allungarsi della classifica hanno un pò mollato, questo ha provocato una classifica frazionata. Sul Geraci poco da dire, la presenza di 4/5 elementi fuori categoria gli ha permesso di fare un campionato pazzesco con 2 pareggi e tutte vittorie, complimenti al mister Cammarata per il lavoro. A noi resta la soddisfazione di aver giocato lo scontro diretto di andata alla pari, forse meritando qualcosina in più del pareggio finale, questo per noi è un bel biglietto da visita vista la forza dell'avversario. Il Rosmarino è una delle squadre che più mi ha impressionato per organizzazione di gioco e qualità. Il S. Ambrogio mi sembra una squadra completa, anch'essa equilibrata e con elementi di spessore. Per quanto riguarda la differenza tra messinesi e madonite, credo che stia soprattutto nella qualità quest'anno delle madonite: sia Geraci, che noi, che il Cefalù hanno allestito delle squadre competitive.

 

Quali sono i programmi della società, a che scadenza.

I programmi della società, in riferimento alla prima squadra, credo che siano rivolti a questo finale di campionato. A questo punto non ci si può più nascondere: siamo ormai quasi certi del secondo posto e quasi certi di non giocare la semifinale play off. Vogliamo vincere tutte le tre partite che rimangono per non avere rimpianti visto il distacco da Cefalu' e Rosmarino: arrivare alla soglia dei 10 punti significherebbe raggiungere la promozione senza play off. In ogni caso, le vogliamo vincere per chiudere bene il campionato straordinario che abbiamo fatto fino ad adesso e prepararci mentalmente alle eventuali finali per la promozione.

 

Il suo parere sulle contraddizioni del calcio madonita, con alcune squadre ai vertici ma anche molte in crisi nelle varie classifiche.

Credo che la crisi del calcio Madonita sia collegata alla crisi economica delle nostre zone. Una volta c'erano degli sponsor importanti e le amministrazioni locali che elargivano contributi consistenti. Oggi non è più possibile e, allora sono due le strade: o hai una capacità economica che, però, abbia un lungo raggio temporale (vedi Castelbuono), oppure l'unica strada è quella di lavorare con i giovani e costruire un progetto a lungo termine, coinvolgendo le comunità locali. A Gangi abbiamo vissuto anni incredibili fine 80'/inizio 90', abbiamo assaporato il gusto del grande calcio, la gente ha passione per il pallone, la Domenica la gente scende allo stadio a vedere la partita e allora perché non prendere coscienza dei limiti economici e costruire un progetto che abbia come centro i giovani locali che, spesso, vanno aspettati ma, con la fiducia e con le presenze in campo, non possono che uscire fuori alla distanza?

 

L'ultima domanda. Voi siete ormai certi o quasi di andare in finale play-off. Chi si augura di affrontare e quali sono le sue previsioni?

Ancora non c'è la matematica, quindi cerchiamo di guadagnarcela la finale. O Cefalù o Rosmarino per ragioni diverse sono due squadre ostiche e difficili, quindi non cambia molto per noi. In ogni caso, in questo momento l'obiettivo è vincere tutte le partite che rimangono da qui alla fine, poi vedremo tutto il resto e quella che sarà la classifica. Per ora fare questi ragionamenti è troppo prematuro.

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