Gangi Calcio: sogno infranto! l’Eccellenza è del Castellammare

Michele Ferraro

Sport

Gangi Calcio: sogno infranto! l’Eccellenza è del Castellammare

13 Maggio 2018 - 22:43

Castellammare 1994 – Gangi Calcio 1-0

Marcatori: ST 35’ D’Angelo

Castellammare 1994: Costantino, Adamo (23’ ST Finazzo G.), D’Angelo, Di Bartolo A., Como, Barone (23 ST Giordano), Mione F., Di Bartolo G., Agueci, Trampolino (38’ ST Mione G.), Pizzolato. A disp.: Russo, Finazzo M, Roccaforte, Mancuso. All.: Mione G.

Gangi Calcio: Corradino, Trapani, Giglio (20’ ST Attinasi), Ceraulo, Iannolino, Marguglio, Fazio, Tumminaro (35’ ST Patti), Sferruzza, Ferrante, Grimaudo. A disp.: Parisi, Rizzo, Sabella, Giordano, Scavuzzo A. All.: Comito

Arbitro: Franzò di Siracusa. Assistenti: Anile di Acireale e Severino di Catania

Note: espulsi Fazio e Iannolino.

Al “Pasqualino” di Carini il Gangi Calcio brucia in malo modo la terza ed ultima chance per tornare, dopo 20 anni di assenza, nella massima serie regionale, l’Eccellenza. Dopo un anno da sogno un mese da incubo! Si può sintetizzare così la stagione calcistica dei biancorossi. Un mese fa, il 15 di aprile, un sinistro di Alosi strappava via la vittoria del campionato dalle mani del Gangi Calcio per consegnarla al Geraci. Certo, se quella punizione fosse stata calciata solo 30 centimetri più su oggi, probabilmente, racconteremmo un’altra storia. Ma nel calcio i se ed i ma non contano. Tre giorni dopo la resa al cospetto del Marina di Ragusa nelle semifinali dei play off di Coppa Italia. Certo se il sorteggio avesse riservato al Gangi una delle altre due semifinaliste oggi, probabilmente, racconteremmo un’altra storia. Ma, giova ripeterlo, nel calcio i se ed i ma non contano. Così arriviamo a questo beffardo 13 maggio, una data che ritorna nella lunga storia che unisce, in modo viscerale, la piccola comunità montana di Gangi al gioco del calcio. Domenica 13 maggio 1994, al Raimondi la partita fra Gangi e Catania finisce 0-3. Mentre 3mila tifosi etnei festeggiavano il ritorno nel calcio professionistico l’U.S. Gangi si congedava per sempre dal campionato di serie D. Dopo 6 stagioni indimenticabili la retrocessione in Eccellenza. Sì, proprio l’Eccellenza, l’incubo di ieri, il sogno di oggi. Da sempre il Dio del calcio si diverte a palleggiare con il destino.

La partita comincia puntuale e subito il Gangi ha un’occasione d’oro per passare in vantaggio ma, al limite dell’area di rigore avversaria Ferrante pecca di egoismo e invece di servire l’accorrente Fazio che, grazie ad una puntuale sovrapposizione, si sarebbe trovato a tu per tu con il portiere, spreca tutto con un tiro debole ed impreciso. Scampato il pericolo il Castellammare comincia a farsi più pericoloso soprattutto con Agueci che sulla trequarti accende le giocate offensive dei trapanesi. Le giocate più pericolose comunque partono dai piedi dei biancorossi. Con due traversoni, a due minuti di distanza l’uno dall’altro, Marguglio e Ferrante mettono in serio pericolo la porta di Costantino ma Fazio e Sferruzza non trovano la deviazione vincente. Al 25’ brivido per la difesa del Gangi, il tiro in porta di Agueci diventa un assist per l’accorrente Di Bartolo che, in scivolata all’altezza dell’area piccola non trova per un attimo l’appuntamento con il gol. Reagisce subito il Gangi con il solito scema: traversone sul secondo palo di Ferrante per Fazio, è bravo Costantino ad anticipare di un soffio il numero 7 biancorosso. Sul successivo corner battuto da Grimaudo Ceraulo di testa sfiora la traversa. Al 35’ ancora un pericolo per la porta del Castellammare con Marguglio che dall’out sinistro mette sul secondo palo un cross sul quale si avventa Fazio, il suo tiro si spegne sopra la traversa. Al 43’ pericolo per il Gangi, Iannolino tenta di spazzare in area di testa ma il suo intervento innesca Di Bartolo che a tu per tu con Corradino lo anticipa e poi commette fallo sul portiere mentre l’accorrente Agueci stava per tirare in porta. Il primo tempo si chiude con un altro pericolo per il Gangi, Como servito in area da Mione F. di piatto non inquadra la porta. Nella ripresa mister Comito cambia modulo, passando da una difesa a 3 ad un classico 4-4-2. Il cambio tattico però non porta gli effetti sperati, già al 2’ il Castellammare ha l’occasione per passare in vantaggio ma Corradino riesce a deviare in angolo il pericoloso colpo di testa di Agueci. I biancoblu si fanno più aggressivi mentre il Gangi non riesce più a mettere in pericolo la porta difesa da Costantino. Al 35’ da una distrazione collettiva arriva il gol decisivo: D’Angelo serve Agueci sulla linea laterale sinistra e parte indisturbato verso l’area di rigore, il numero 9 chiude la triangolazione con D’Angelo che in due tempi batte Corradino (nella foto il momento del gol). Comito corre ai ripari buttando nella mischia Gianluca Patti al posto di Tumminaro. Tre minuti dopo però viene espulso Fazio per un intervento scomposto su Agueci. Il fallo c’è ma non è cattivo. Eccessivo il rosso diretto. La partita ormai si mette su un piano inclinato per il Castellammare. L’unico acuto del Gangi arriva al 38’ con il calcio di punizione dai 30 metri di Caraulo sul quale Costantino si supera deviando la palla in corner. I minuti di recupero trascorrono inutilmente, l’unica cosa da annotare è l’espulsione di Iannolino, poi la festa del Castellammare.

Finisce così amaramente e con una prestazione in larga parte deludente una stagione che, va ricordato, è stata condotta sopra le aspettative rispetto alle attese d’inizio stagione. La promozione in Eccellenza non poteva esser certo l’obiettivo di una matricola ma, come si dice, l’appetito vien mangiando. Peccato che il finale di campionato si a stato indigesto per il popolo biancorosso. Ora ci sarà da ricostruire per l’anno prossimo. La società dovrà prepararsi ad una programmazione quanto mai delicata e difficile perché ci saranno scelte importanti da fare, un eventuale ripescaggio ad esempio e, certamente, la scelta del campo di gioco in attesa dei lavori al Raimondi di Gangi. L’unica decisione “facile” sarebbe a questo punto la fusione con l’Asd Città di Gangi. C’è già stato un primo incontro e, a quanto pare non è andato bene. Altri ce ne saranno ed è bene chiarire che chi remerà contro si renderà responsabile di una scelta che, nel breve periodo, costerà cara al calcio gangitano.

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