Elezioni a Bompietro, intervista al candidato sindaco Peppino Giuseppe Sabatino

Michele Ferraro

Politica - Amministrative 2019

Elezioni a Bompietro, intervista al candidato sindaco Peppino Giuseppe Sabatino
Peppino Giuseppe Sabatino è sostenuto dalla lista A Bompietro Si Può

10 Aprile 2019 - 11:55

A poco più di due settimane dal voto siamo andati a conoscere i due candidati sindaco di Bompietro, unico comune madonita chiamato alle urne per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale. Qui di seguito la nostra intervista al candidato Peppino Giuseppe Sabatino.

Perché i cittadini di Bompietro dovrebbero scegliere Peppino Sabatino come loro nuovo sindaco?

Non siamo una grande comunità in termini numerici ma lo siamo per i valori che sentiamo appartenerci, rispetto ai quali mi sento di poter affermare: “ A nessuno è consentito negare i principi fondamentali della convivenza e di ciò che in tanti anni, chi ci ha preceduto ,è riuscito a consegnarci con grande sacrificio”. Più volte ho letto la nostra Costituzione, questo grande strumento che regola la democrazia ed il nostro sistema di gestione e, tutte le volte sono riuscito a vedere uno straordinario scenario, una società migliore di quella che stiamo vivendo, una società fondata sulla persona , una società dove il rispetto della libertà di opinione è un principio fondamentale per la convivenza e la crescita.

Ho rispetto di questi valori ed ho rispetto per la comunità e per il territorio in cui ho deciso di vivere ed investire. Ho rispetto per aver osservato ed ascoltato ciò che dalla comunità, sommessamente e con grande timore comunque veniva gridato, ciò che un bel gruppo di giovani cercava di sostenere. Ho rivisto scene teatrali, dove attore principale non è il protagonista con il quale i giovani si confrontavano ma la magistrale astuzia e la sotterranea caparbia di chi ancora oggi ritiene di poter imporre le solite e conosciute strategie, dove a prevalere non è il rispetto ed il bene comune.

E’ un momento particolare, credo siano evidenti ad agli occhi di tutti i risultati ottenuti dalla politica locale e da coloro che a Bompietro l’hanno determinata in questi 10 anni. Credo che impegnarsi per tanto tempo in un’attività, porti appunto nel tempo ad appiattirsi, a non avere nuove idee, a gestire secondo modelli consolidati , insomma sia il risultato di un’arroganza e nello stesso tempo di una miopia politica che intende l’impegno assunto o da assumere, non una missione ma, una necessità in mancanza di quello che anche la politica è chiamata a garantire, il lavoro.

Mi colloco quale alternativa a questo modo di intendere la politica che non mi appartiene e che, ho scoperto, non appartiene a tanti, ma soprattutto al gruppo che, ascoltandomi, ha condiviso la mia disponibilità e che oggi ci vede uniti ed impegnati in questa avventura per cambiare le cose.

Metterò a disposizione il mio tempo e quanto ho imparato durante la mia carriera lavorativa, per ascoltare e per condividere decisioni future, scelte strategiche, sviluppo economico e sociale, rispetto dell’ambiente, rispetto della Persona e della libertà di opinione. Protagonisti saranno i giovani che con me hanno scelto di mettersi in prima linea, ed anche coloro che oggi non la pensano come noi, perché li convinceremo e li coinvolgeremo con i fatti. Protagonista del nuovo corso sarà l’intera comunità di Bompietro.

In cima alla lista dei suoi impegni, qual é l’obiettivo più importante del vostro programma elettorale.

Ricollocare nella giusta posizione i valori legati alla convivenza ed al rispetto della persona per garantire alla stessa, in questa piccola comunità, una migliore e duratura qualità della vita.
La ricerca del giusto equilibrio, il bilanciamento nell’uso delle risorse e le potenzialità che riusciremo a stanare sono i nostri obbiettivi, sono nello stesso tempo il riconoscimento di valori essenziali rispetto ai quali impegnare le maggiori forze per consegnare alle nuove generazioni, che stanno crescendo, il grande patrimonio culturale, morale e territoriale che i nostri padri ci hanno consegnato e che rischia di disperdersi per scelte appiattite e non lungimiranti.

Abbiamo individuato 5 macro aree di intervento e le azioni concrete che proporremo ed attueremo, avranno come obbiettivo la valorizzazione del nostro patrimonio materiale ed immateriale adottando modelli di gestione condivisa e partecipata, finalizzata ad uno sviluppo sostenibile che non è da ricondursi solamente all’ambiente ma appunto alle cinque macro aree dove la “persona” è l’elemento attorno al quale costruire.

Porteremo a riconoscere la nostra comunità esempio da replicare per come apriremo le porte alla gestione e all’affermazione dei principi di sussidiarietà, una Comunità Innovativa e Sostenibile

Un risultato da portare a casa entro il primo anno di amministrazione.

Il primo anno servirà e ci vedrà impegnati nella rideterminazione e ricollocazione degli accordi, delle strategie e dei piani di area vasta ai quali partecipa la nostra rappresentanza istituzionale.
Ci concentreremo sugli elementi cardine che riteniamo compongano una Comunità: la governance, la natura, l’ambiente edificato, l’economia, i servizi locali, il trasporto e la connettività, la società e la cultura.

Attraverso un processo innovativo nella governance della comunità, saremo in grado di individuare priorità rispetto ai quali effettuare le opportune scelte di intervento immediato, a breve ed a lungo termine, ritenendo che in un contesto come il nostro sia più facile definire un modello “ordinato” e tale da incentivare il ruolo “produttivo” che ci auspichiamo per l’intera comunità, nonché il giusto livello di interazione con i sistemi innovativi di gestione del territorio di area vasta e della nostra comunità di Bompietro che lo vive.

Qual è il più grande problema di Bompietro?

Una domanda abbastanza complessa. Se avessimo di già trovato IL PROBLEMA non saremmo qui a discutere. Ci siamo affidati, io anche in prima persona, a chi si è proclamato capace di risolvere le difficoltà della nostra comunità. Lo hanno fatto per 10 anni, l’amministrazione rappresentata dal Sindaco che oggi non può più candidarsi, ma che mi risulta sia abbastanza impegnato in questa tornata elettorale, non solo nella ricerca dei voti, con la presenza anche dell’altro Candidato a Sindaco che nei primi cinque anni è stato Assessore e nei successivi cinque è stato Presedente del Consiglio.

Il problema credo sia evidente, lo spopolamento è a livelli insopportabili ed insostenibili, le imprese non investono nel nostro territorio, i servizi sono carenti ed a volte assenti, la riqualificazione e la realizzazione di infrastrutture essenziali per lo sviluppo e l’identità non sono state ritenute necessarie per la comunità. La programmazione non è stata affidata alla politica ma alla struttura che dalla politica deve avere direttive ed indicazioni.

Nella corretta applicazione degli strumenti cui è ispirata, e sulla base dei quali è fondata, la nostra democrazia, per evitare commistioni e probabili conflitti e reati, alla politica sono state attribuite le funzioni di programmazione, di indirizzo, di gestione, attuazione, esecuzione rispettivamente attraverso gli organi che nell’ordine sono identificati nel Consiglio, nella Giunta ed infine nel Sindaco. Agli uffici, organizzati sulla base di una apposita concertazione con gli organismi sindacali di categoria, è demandata la consulenza, l’attuazione e la gestione tecnico-amministrativa di procedure ed operazioni sulla base degli atti di programmazione ed indirizzo attribuiti alla politica.

Nel comune di Bompietro è evidente a tutti che probabilmente ciò non sia avvenuto e probabilmente la causa della mancata incisività negli strumenti di programmazione di area vasta, i ritardi e la non appetibilità del nostro territorio per investimenti ed investitori per creare impresa e posti di lavoro, sia da addebitarsi a questo grande problema di distinzione di ruoli.

Il nostro impegno? Staneremo i problemi che oggi riteniamo siano la causa di effetti negativi ma saremo anche capaci, di analizzare e proporre un’alternativa rispetto a ciò che non conosciamo per non essere in Amministrazione e che valuteremo attentamente se, da parte della comunità di Bompietro ci sarà affidato il timone per i prossimi cinque anni.

Quale invece la risorsa da cui ripartire

“La Persona” ed il suo diritto di “Libertà di opinione, di pensiero e di azione”. I Giovani, che dobbiamo sapere ascoltare perché hanno tanta voglia di cambiare le cose, che non vogliono andar via, che ci guardano con gli occhi di chi spera di essere compreso ed aiutato anche quando non ha il coraggio di chiedere aiuto. Attraverso la condivisione finalizzata ad una corretta e concreta programmazione, gestiremo concretamente e con impegno il futuro della nostra Comunità di Bompietro Innovativa e Sostenibile. A Bompietro “ SI PUÒ” .

Ecco la lista a sostegno del candidato sindaco Peppino Giuseppe Sabatino

A Bomietro Si Può

Albanese Mirko; Di Gangi Manuela; Di Stefano Francesco; La Placa Alessio; La Torre Fabio; Macaluzo Vincenza; Papa Maria; Richiusa Anna; Sabatino Pietro; Assessori designati: Giuliano Brucato, Manuela Di Gangi.

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