Anche Termini Imerese avrà il suo pesce “mangia plastica”: grazie al Rotary Club

Giuseppe Di Gesù

Cronaca - Ambiente

Anche Termini Imerese avrà il suo pesce “mangia plastica”: grazie al Rotary Club
Anche Termini Imerese, grazie ad una donazione del Rotary locale, avrà il suo pesce mangia plastica

08 Agosto 2019 - 13:40

Il Club Service presieduto da Alessandro Battaglia, nel corso della manifestazione organizzata da Pittamuri “ViviAmo il mare” al molo turistico di Termini Imerese, in programma per questo weekend, ha deciso di donare alla comunità imerese un pesce mangia plastica, la cui realizzazione è stata affidata al termitano Nino Giuca. All’interno del progetto “ViviAmo il mare”, si terrà anche la manifestazione “Sikaru – l’arte della birra in Sicilia”. L’evento tanto atteso è organizzato dall’Associazione Culturale Iauru e Duci, che giunge alla terza edizione.

“Plastic Free è un tema caro a tutti, non è solamente un obiettivo del Distretto Rotary 2110 Sicilia e Malta – ha dichiarato il presidente del Rotary Club imerese Alessandro Battaglia -. Sensibili alla tutela dell’ambiente, abbiamo deciso di donare la struttura a forma di pesce, realizzate in ferro da Nino Giuca, per far sì che tutta la plastica usata nelle spiagge non finisca in mare. Ritengo sia un modo simpatico, e speriamo efficace, per ricordare alla comunità che non possiamo mancare di rispetto, ancora, alla natura”.

IL SIGNIFICATO DEL PESCE MANGIA PLASTICA

Nella realtà i pesci sono tra le vittime dell’inquinamento dovuto alla presenza di rifiuti di plastica in mare. Ma oggi, i particolari pesci mangia plastica stanno diventando il simbolo della tutela dell’ambiente, a partire dalle spiagge. La presenza delle sculture nelle spiagge, è da stimolo ai bagnanti, per tenere pulito il litorale. Molto apprezzate per i selfie, riesce a catturare l’attenzione dei passanti ed a sensibilizzarli. Non si tratta di un normale cassonetto-struttura dove conferire i rifiuti post giornata al mare, ma va destinata solo ed esclusivamente la plastica. Questa, verrà periodicamente raccolta e portata allo smaltimento differenziato. Dopo gli esordi in uno stabilimento balneare di Fregene e in un altro di Torre Canne (Brindisi), le installazioni si sono diffuse in Liguria e in Sicilia.

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