La crisi dei lavoratori marittimi, Più Europa: “Nessuno deve essere lasciato solo”

Redazione

Regione - Emergenza Coronavirus

La crisi dei lavoratori marittimi, Più Europa: “Nessuno deve essere lasciato solo”
Sulla questione è intervenuta Più Europa, con la portavoce regionale Manuela Quadrante

28 Aprile 2020 - 18:39

Se da un lato l’emergenza sanitaria rallenta, dall’altro lato quella economica invece si fa sempre più forte. Sono tante le categorie colpite dalle restrizioni governative per contenere il contagio da Covid-19. E molte chiedono di poter riprendere a lavorare. Sia il Governo nazionale che quello regionale guidato dal presidente Musumeci, stanno cercando di far partire una serie di aiuti alle imprese e per i lavoratori. Tra quelli colpiti ci sono anche quelli del comparto marittimo. Sulla questione è intervenuta Più Europa, con la portavoce regionale Manuela Quadrante.

“Faccio mio anche a nome di tutto il coordinamento siciliano di “Più Europa” il grido di dolore dei lavoratori marittimi precari – spiega la Quadrante -. Questa categoria di lavoratori, molti dei quali da anni alle dipendenze di società di navigazione con contratti a termine senza una stabilizzazione, pagano oggi le conseguenze di questa crisi inaudita. A seguito delle restrizioni governative necessarie per il contenimento del Covid -19, si è assistito infatti alla riduzione dei trasporti marittimi ed è a rischio chiaramente anche la stagione estiva”.

“Come se non bastasse questi lavoratori ad oggi – aggiunge la portavoce – non possono usufruire dei vari ammortizzatori sociali, cassa integrazione, o altri interventi previsti per contrastare la crisi economica causata dalla pandemia in corso, come le misure del decreto Salva Italia. Sono consapevole che qualsiasi norma elaborata in questo periodo emergenziale non possa essere per nulla perfetta, per questo motivo, senza alcun tono polemico, chiederemo a nome del Partito attraverso i canali nazionali, di integrare gli attuali strumenti normativi con interventi a salvaguardia della categoria dei marittimi e di figure professionali simili”.

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