Perché il Ponte Morandi sì e il Viadotto Himera no?

Giorgio Vaiana

Cronaca - Il paradosso

Perché il Ponte Morandi sì e il Viadotto Himera no?
Il Ponte di Genova completato in meno di due anni. Cento metri di viadotto sulla A19 attendono il ripristino ormai da oltre cinque anni

28 Aprile 2020 - 13:36

L’ultima trave in acciaio è stata fissata. Il ponte Morandi di Genova è stato ufficialmente completato in venti mesi, in meno di due anni. Il vecchio ponte è crollato infatti il 14 agosto del 2018, causando la morte di 43 persone. Oggi l’ultimo bullone avvitato per completare i 1.067 metri di ponte che si trova a 40 metri di altezza dal suolo. Una struttura bellissima e modernissima. Alla mini-cerimonia c’era anche il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte: “Questa – ha detto – è una giornata speciale e simbolica per l’Italia”.

“Il ponte è un messaggio straordinario per tutto il Paese, che sta vivendo un momento particolarmente difficile – ha detto Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria – E racchiude tanti significati, come il fatto di avere qui tutte le istituzioni del governo italiano”. Per la costruzione del nuovo ponte Salini Impregilo, insieme a Fincantieri nella joint venture Pergenova, ha utilizzato 67mila metri cubi di calcestruzzo e 24mila tonnellate di acciaio e carpenterie metallica.

A quasi 1.400 chilometri da Genova, c’è il Viadotto Himera che è crollato cinque anni fa, nell’aprile del 2015. Per fortuna non si registrarono vittime. Centottanta metri di autostrada, la A19 che unisce Palermo e Catania che non sono mai stati ripristinati. Tra indagini, rinvii, polemiche, i siciliani attendo il ripristino di questo pezzettino di ponte da oltre 1.800 giorni. E non si vede la luce in fondo al tunnel. Anche se Anas, che sta effettuando i lavori ha sempre promesso che tutto sarebbe stato completato entro il mese di aprile, diventato poi maggio per la pandemia causata dal coronavirus. E ora chissà che cosa si inventeranno.

Intanto il Covid-19 ha (giustamente) fermto il cantiere. Che, in realtà, prima non è che si distinguesse per i lavori attivi e con una grande mole di operai. Aprile è ormai finito. E come avevamo pronosticato il ponte rimane ancora un’incompiuta. Che fa male alla Sicilia e ai siciliani. Che nel 2016 dovettero anche subìre l’onta di un’inaugurazione ridicola fatta dall’allora premier Matteo Renzi: che tagliò il nastro di una carreggiata (quella in direzione Palermo) mai crollata mai sottoposta a ricostruzione. Non meritiamo di essere trattati così.

(ph da profilo twitter presidente della Regione Liguria Giovanni Toti)

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it