“Le Vie dei Tesori”, Cefalù apre alle visite 4 luoghi magici

Redazione

Cronaca - L'iniziativa

“Le Vie dei Tesori”, Cefalù apre alle visite 4 luoghi magici
Soltanto quattro luoghi ma densi di storia e di storie nella cittadina Unesco

15 Ottobre 2021 - 09:41

Sono stati oltre ventimila a sciamare compatti tra chiese, palazzi e oratori: e tra i tanti, Palazzo Costantino ai Quattro Canti è stato tra i più amati, testa a testa con la chiesa di Santa Caterina. A questi visitatori è dedicata la sorpresa delle Vie dei Tesori: da oggi (venerdì 15 ottobre) la dimora settecentesca restaurata dal Marvuglia e abbellita dall’affresco del Velasco – tutt’oggi straordinariamente conservato – sarà aperto alle visite anche il venerdì, dalle 17 alle 21, oltre al weekend. Non sarà l’unica novità: il decreto che porta al 100 per 100 la capienza dei luoghi della cultura, consente di aumentare i turni di visita, rispettando sempre le norme in vigore (green pass e mascherina nei luoghi chiusi). Insomma, si tratta di un graduale ritorno alla normalità per un festival che, quando tutte le manifestazioni cancellavano i propri appuntamenti, ha deciso di andare avanti, premiato dal pubblico.

Ci si prepara dunque al terzo weekend colmo di bellezza, domani e domenica (16 e 17 ottobre): Palermo, la “capitana”, andrà avanti per tutto ottobre con Catania, mentre si preparano al loro ultimo fine settimana, la vicina Cefalù – che apre quattro luoghi che ne disegnano la storia, e offre una passeggiata alla scoperta dell’antico quartiere ebraico – poi Erice, Sciacca, Ragusa e Scicli. Ognuna, con il supporto del main sponsor Unicredit, propone esperienze inedite e passeggiate d’autore.

Soltanto quattro luoghi ma densi di storia e di storie nella cittadina Unesco. Apriranno le porte: la chiesa della Santissima Trinità, alle pendici delle Rocca, con lo stranissimo pavimento in lumachella e l’altare donato da Renzo Piano; il museo creato dal barone Mandralisca con i suoi tesori, il Parco della Rocca, immerso in una rigogliosa vegetazione; e il sito archeologico che ospita i resti di una strada di epoca ellenistico-romana.

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