Nasce la consulta dei Distretti del cibo: ci sono anche le Madonie

Redazione

Cronaca - Tra i distretti aderenti anche quello del quale fa parte il GAL Madonie

Nasce la consulta dei Distretti del cibo: ci sono anche le Madonie
La sottoscrizione dello Statuto della Consulta è avvenuta alla presenza del Ministro Stefano Patuanelli

29 Novembre 2021 - 16:52

Nasce la Consulta dei Distretti del Cibo per affrontare tutti assieme la sfida della transizione verso un sistema Agroalimentare sostenibile del nostro Paese. La sottoscrizione dello Statuto della Consulta è avvenuta giovedì scorso alla presenza del Ministro Stefano Patuanelli presso il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.

Al tavolo si sono riuniti i rappresentanti dei Distretti, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dell’Anci per sancire la costituzione della Consulta che permette ai territori e alle loro tante espressioni tradizionali, culturali e turistiche di fare rete, amplificando in tal modo le ricadute dei progetti e dei finanziamenti messi a disposizione dalle diverse misure del Mipaaf che per i Distretti ha già posto nella legge di bilancio 120 milioni di euro e dalle politiche del Governo e della Ue. Insieme al Ministro hanno discusso del ruolo propulsivo e di raccordo dei Distretti e della Consulta, il sottosegretario Gian Marco Centinaio, i rappresentanti delle associazioni agricole e l’europarlamentare Paolo De Castro.

Con la costituzione della Consulta, i Distretti del Cibo aderenti, tra i quali c’è anche il Distretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Rete del quale fa parte il GAL Madonie, hanno espresso la necessità di fare rete, rafforzare la capacità progettuale e di iniziativa dei territori per una migliore gestione delle risorse disponibili per affrontare la sfida del rinnovamento del comparto agroalimentare italiano. Una priorità resa ancora più urgente e non più rinviabile dall’ondata pandemica Covid19 che ha travolto il già fragile sistema economico italiano e dai preoccupanti cambiamenti climatici che investono il pianeta.

Tra gli obiettivi della Consulta quello di interloquire con le istituzioni, enti economici e sociali; promuovere leggi e finanziamenti che ne garantiscano lo sviluppo; creare sinergie con il mondo accademico; contribuire alla crescita sostenibile dei territori: ambientale, sociale, economica; tutelare l’enorme patrimonio culturale, turistico, paesaggistico ed enogastronomico italiano. La Consulta fa proprie le indicazioni delle istituzioni internazionali e nazionali come l’Agenda 2030 e la strategia Farm to Fork, che è al centro del Green Deal europeo.

Nelle linee programmatiche del Mipaaf, i contratti di distretto e di filiera sono già riconosciuti strategici per lo sviluppo dell’intero settore e nella ripartizione del Fondo Complementare al Pnrr sono stati destinati al Mipaaf 1 miliardo e 203 milioni di euro, per i settori agroalimentare, pesca, floricoltura e vivaismo.

Ad oggi sono 20 i Contratti di distretto, valutati ammissibili al finanziamento con progetti immediatamente cantierabili, pronti a partire e migliaia di imprese che hanno voluto scommettere sul futuro ed avviare la transizione verso nuovi sistemi alimentari con modelli di sviluppo sostenibili. Tra questi appunto anche il Distretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Rete, del quale fa parte il GAL Madonie che, afferma il presidente Francesco Migliazzo: “Fin dal primo minuto ha creduto e crede ruolo strategico dei Distretti del Cibo per promuovere lo sviluppo territoriale e salvaguardare il paesaggio rurale favorendo l’aggregazione delle filiere agroalimentari con imprese di altre filiere produttive. La Consulta rafforza ancora di più il ruolo dei Distretti che saranno una vera opportunità di valorizzazione dei territori”.

Il Ministro Patuanelli ha sottolineato il valore di iniziative come quelle della Consulta “per il sostegno alla distintività e all’eccellenza delle nostre produzioni che costituiscono un valore assoluto dell’economia italiana. Per questo i contratti di filiera e i distretti del cibo sono stati finanziati con risorse aggiuntive in legge di bilancio in modo da valorizzare questo strumento di prossimità che consente ai sistemi produttivi agroalimentari italiani di adempiere a quello sforzo di sostenibilità cui l’agricoltura è chiamata in questa fase così complessa per il nostro pianeta. Anche il Piano Strategico Nazionale della nuova Pac dovrà essere il risultato di scelte importanti fatte dagli attori del sistema agroalimentare che segue la direzione della strada già individuata dai Distretti del Cibo”.

Il Sottosegretario Centinaio ha infine evidenziato che “i Distretti del Cibo sono una realtà importante del nostro Paese, che ha un duplice scopo quello di valorizzare i territori e l’agroalimentare italiano. Due elementi che devono procedere insieme. L’obiettivo su cui dobbiamo lavorare è quello di abbinare sempre di più il territorio al cibo, così da valorizzare anche le aree interne perché dietro a un prodotto ci sono anche una storia e una cultura che dobbiamo saper raccontare”.

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