L’ospedale Madonna dell’Alto, Iuppa: “Fronte comune per difenderlo”

Redazione

Cronaca - Verso la manifestazione

L’ospedale Madonna dell’Alto, Iuppa: “Fronte comune per difenderlo”
E rivolge un appello ai sindaci e alle amministrazioni comunali dei Comuni dell’Unione che non fanno parte del distretto sanitario 35

09 Novembre 2023 - 10:00

Il presidente dell’Unione Madonie Luigi Iuppa invita tutti i cittadini dei Comuni dell’Unione Madonie a partecipare alla manifestazione in difesa dell’ospedale Madonna dell’Alto che si terrà sabato 11 novembre. Fa appello ai sindaci e alle amministrazioni comunali dei Comuni dell’Unione che non fanno parte del distretto sanitario 35, al quale fa capo l’ospedale di Petralia Sottana, al fine di dare il proprio contributo per la difesa della sanità nelle aree interne. “Quello che sta succedendo oggi nelle alte Madonie – afferma Luigi Iuppa – domani potrebbe accadere in altre zone del territorio dell’Unione Madonie che comprende 26 Comuni tra le province di Palermo e Caltanissetta è quindi necessario fare un fronte comune a prescindere dall’interesse campanilistico”.

Il presidente dell’Unione Madonie invita quindi tutti i cittadini, le associazioni, le parti sociali, i commercianti e tutti coloro che sentono propria la battaglia per la sanità territoriale, ad essere presenti sabato mattina presso l’Ospedale Madonna dell’Alto per scongiurare la chiusura del presidio sanitario e chiedere alla politica regionale un’assistenza sanitaria adeguata per evitare il definitivo spopolamento e la desertificazione di un territorio che se pur splendido per le sue bellezze naturalistiche, turistiche e culturali, rischia di essere affossato dalla mancanza dei servizi minimi e indispensabili. “Non ci devono essere tentennamenti – afferma Luigi Iuppa – e il lungo percorso di condivisione su un progetto di rilancio della sanità nelle Madonie, condiviso anche dall’Asp ma non ancora messo in atto, deve finalmente trovare compimento. Ciò insieme al riempimento della pianta organica attraverso tutte le formule consentite dalla legge e già utilizzate da altre aziende. Le aree interne della Sicilia e dell’Italia intera, se veramente sono considerate un valore e una risorsa, devono essere sostenute con la certezza dei servizi indispensabili come l’assistenza sanitaria”.

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