Zanzibar chiama, Gangi risponde: l’istituto Salerno coinvolto nel progetto di una scuola per bambini disabili

Redazione

Cronaca - L'iniziativa

Zanzibar chiama, Gangi risponde: l’istituto Salerno coinvolto nel progetto di una scuola per bambini disabili
Bambine e bambini con diversi bisogni speciali che le famiglie e la società non riconoscono, respingono e abbandonano

29 Febbraio 2024 - 12:54

Gangi chiama Kilombero, nell’arcipelago di Zanzibar. Lì dove un anno fa sono state inaugurate le prime quattro aule di una scuola, la prima per alunne e alunni con disabilità. Bambine e bambini con diversi bisogni speciali che le famiglie e la società non riconoscono, respingono e abbandonano. Asili e scuole che esistono a Zanzibar escludono i piccoli con disabilità. È bastata una videochiamata per creare un ponte virtuale fra l’Istituto superiore Giuseppe Salerno di Gangi, guidato da Ignazio Sauro, e il presidente dell’organizzazione umanitaria ZanzibarHelp, Marco Pugliese, un torinese, innamorato di Zanzibar dal 1998, dove ha lavorato nel turismo e vissuto sino al 2005 e dove più volte è tornato negli anni successivi e che qui ha voluto realizzare l’ambizioso l’ambizioso progetto condiviso con la moglie Graziella, scomparsa nel 2018. Nel novembre 2022, a Kilombero, è iniziata la costruzione di quattro aule della prima scuola per bambine e bambini disabili su un terreno di cinque ettari acquistato qualche mese prima da una coppia di veronesi che lo hanno poi donato a ZanzibarHelp. Inaugurata nel febbraio del 2023, la scuola si chiama Donnino’s School, il nomignolo di Graziella.

Una realtà che anche il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro ha avuto occasione di conoscere e diffondere in seguito un invito alla comunità scolastica e non solo a sostenere i progetti avviati dall’organizzazione in diversi campi: educazione, alimentazione, agricoltura e salute.
Dalla prima aula scolastica aperta a Nungwi nel 2020 frequentata da tre bambini sordi, l’anno successivo l’iniziativa è stata accolta da una madrasa nel villaggio di Kendwa e da lì a Kilombero dove oggi la scuola ospita 75 tra bambine e bambini con diverse patologie. Uno spazio di apprendimento e gioco guidato da cinque insegnanti specializzati tutti presenti durante il collegamento. Fauzia Iddijuma è la direttrice della scuola, con un’esperienza da insegnante di bambini fragili in Tanzania e traduttrice esperta della lingua dei segni per conto del governo.

L’Istituto di Gangi ha risposto con entusiasmo all’appello del Direttore Pierro e ha voluto “sposare questa missione” offrendo nel corso del primo incontro–lezione un supporto a distanza alla Donnino’s Family School con le professionalità e competenze di cui dispone l’Istituto Superiore sia nella sezione liceale sia nella tecnica. Le dieci insegnanti di sostegno del dipartimento inclusione dell’Istituto Salerno sono disposte a condividere le buone pratiche e le attività che quotidianamente studentesse e studenti con disabilità svolgono nei laboratori, nella biblioteca e nell’orto didattico di cui la scuola dispone. La mano tesa per aiutare a sviluppare anche nei bambini con disabilità di Zanzibar le capacità comunicative, logico-matematiche e sociali. “L’Italia è un Paese in cui l’inclusione si fa in classe” – ha detto il Dirigente Ignazio Sauro. Lo stesso si intende fare con le pratiche in agricoltura. La Donnino’s Family School è di fatto il primo campus scolastico aperto alla diversità. Un ambizioso progetto realizzato da due architetti milanesi specializzati nella costruzione di edifici ecosostenibili che prevede la costruzione di aule asilo e di classi per la scuola primaria e secondaria.

“A scuola avviene ogni volta un piccolo miracolo – dice Marco Pugliese -. Questi bambini all’inizio sono sfiduciati e depressi, poi pian piano cominciano a integrarsi, giocano insieme, si divertono”. La Donnino’s Family School chiuderà il prossimo 8 marzo per il ramadan e anche per le condizioni climatiche. Riaprirà in giugno quando in Italia termineranno le lezioni. L’estate servirà per pianificare le attività didattiche e individuare i percorsi da svolgere insieme a partire dal prossimo mese di settembre. “Invitiamo a condividere con noi questa emozionante esperienza che oggi comincia e speriamo abbia lunga vita – si legge sul profilo Facebook dell’Istituto Salerno.

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